Cosa stiamo dicendo?
Le parole usate nella navigazione sono a volte davvero ostiche se non
le si conosce, ma è necessario usarle perchè in grado di indicare con
precisione e rapidità situazioni ed oggetti, caratteristiche necessarie quando
si ha a che fare col mare e coi venti.
Qui sono raccolte le più comuni.
Abbisciare: avvolgere a spire regolari una cima o un cavo.
Abbonacciare: calmarsi del vento.
Abbrivio: 1) movimento dell’imbarcazione rispetto al fondo del mare
qualsiasi ne sia la causa (propulsione meccanica o velica, scarroccio, deriva).
Se la nave non ha abbrivio si dice che è "ferma". 2) Moto residuo al cessare
dell'azione propulsiva (abbrivio finale).
Accostare: girare. Avvicinarsi col fianco della nave. Accostare a dritta
(girare a destra), accostare a sinistra (girare a sinistra): rivolgere in tal
senso la prua.
Accostata: 1) movimento a destra o a sinistra di una nave. 2) Il
disporsi di una nave a fianco di un'altra o lungo una banchina.
Accumulatore (di corrente): v. batteria.
Acquedotto: il complesso delle opere adibite alla raccolta e alla
distribuzione di acqua. Sulla carta nautica gli acquedotti sono indicati da una
particolare simbologia descritta sulla carta nautica n. 1111.
Acque internazionali: con tale termine si identifica una zona di mare
esterna a 12 miglia dalla costa o esterna a 12 miglia da eventuali linee di
base.
Acque interne: 1) comprendono laghi, fiumi e canali navigabili. 2) Zone
di mare comprese fra la costa e un'eventuale linea di base.
Acque territoriali: zone di mare sulle quali lo Stato esercita la
propria sovranità: si estendono fino a 12 miglia di distanza dalla costa. Nel
caso fossero tracciate linee di base tale distanza di 12 miglia viene misurata
dalla linea di base e non dalla costa.
Aggottare: v. "sgottare".
Ago magnetico: una delle sbarrette d'acciaio magnetizzate, a forma di
rombo, che nella bussola magnetica ne costituiscono l'elemento sensibile.
Agugliotto: uno dei perni che si infilano nelle femminelle per
incernierare il timone allo specchio di poppa.
Alaggio: manovra di rimorchio di un galleggiante, tirato verso terra
mediante una fune o lungo un corso d'acqua con l'alzaia. 2) Il tirare in secco
una nave o altra imbarcazione per riparare avarie o per ripulirla.
Alare: 1) tirare una cima o un cavo. 2) tirare in secco una nave.
Albero: grossi fusti di legno o di metallo che hanno funzione di
sostegno della velatura, dei mezzi atti allo sbarco e all'imbarco di merci,
degli apparecchi di segnalazione (radar, radiotelegrafo, radiotelefono ecc.).
Albero a camme: dispositivo con eccentrici usato per trasformare un moto
rotatorio in uno rettilineo alternativo.
Albero a collo d'oca: v. albero motore.
Albero motore: asse d’acciaio formato da tante manovelle quanti sono i
pistoni, internamente forato per permettere la circolazione dell’olio:
trasforma il movimento rettilineo alternato dei pistoni in movimento rotatorio.
Ad una sua estremità è posto un volano che ha il compito di rendere uniforme la
rotazione del motore; il volano è dotato di una corona dentata sulla quale si
ingrana il pignoncino del motorino d’avviamento. L’albero motore, col suo
movimento, aziona l’albero della distribuzione, la pompa della benzina e la
pompa dell’olio.
Alfabeto Morse: codice telegrafico costituito da un insieme di punti e
di linee, combinati in modo da rappresentare convenzionalmente tutte le lettere
dell'alfabeto.
Alidada: sorta di diametro girevole, libero di ruotare attorno al suo
asse verticale, che ha la funzione di traguardo. Si usa per misurare l'angolo
di visuale nel grafometro.
Alighiero: v. "mezzo marinaio". Si dice alighiero anche il marinaio che
manovra con il mezzo marinaio.
Alla fonda: v. "nave alla fonda".
Allievo: foro praticato sul fondo dell'assecco: l'allievo è chiuso da un
tappo a vite a tenuta stagna detto "tappo dell'allievo".
Allineamento: visuale rettilinea tra due punti cospicui. 1)
L'allineamento di due punti cospicui (Il primo copre il secondo) permette di
stabilire un rilevamento o una rotta. 2) Rotta che le navi devono seguire in
prossimità della costa per evitare incagli o bassifondi pericolosi. 3) Si
definiscono rotte di allineamento anche quelle che si seguono navigando lungo
il fiume Po in presenza dell'apposita segnaletica.
Alta marea: v. flusso di marea.
Altezza (dell'onda): dislivello tra la cresta e la valle dell'onda.
Altezza (dei rilievi): sulle carte nautiche italiane l'altezza dei
rilievi e la profondità dei fondali sono espresse in metri, come indicato al di
sotto del Titolo della carta.
Alveo: letto del fiume.
Alzaia: fune con la quale si tirano dalla riva barche contro corrente.
Ammanigliare: unire mediante una maniglia di ferro due elementi staccati
(come due spezzoni di catena o di cima, l'ancora e la relativa catena, ecc.).
Ancora: oggetto di ferro con bracci uncinati che viene calato con una
gòmena o con una catena in fondo al mare per tenere ferma la nave. Il suo peso
deve essere di circa 1,5 - 2 kg per ogni metro di lunghezza dell'imbarcazione.
Ancora (a marre articolate): tipo di ancora le cui marre non sono fisse, ma
mobili. Indicata per fondali fangosi e sabbiosi può essere di diversi tipi: -
Danforth - Hall - CQR (o "ancora a vomere"). Ancora (a marre fisse): tipo di
ancora le cui marre non sono mobili. Indicata per fondali rocciosi può essere
di diversi tipi: - ammiragliato o romana (oggi poco usata) - a rampino - a
ombrello (simile a quella a rampino ha la caratteristica di richiudere le marre
sul fuso occupando così meno spazio, è quindi più adatta per piccole
imbarcazioni).
Ancora (a paracadute o ancora galleggiante o spera): è costituita da un
cono di tela al quale si danno volta 3 o 4 cime che, a piede di pollo, si
uniscono al cavo di rimorchio; una seconda sagola, collegata ad un gavitello in
superficie, la tiene in tensione. La si usa quando la profondità del fondale
impedisce l’ancoraggio tradizionale. Naturalmente l’imbarcazione non è
vincolata al fondo del mare e quindi la spera si limita a contrastare la
violenza del colpo di mare (onda). Può essere filata a prua o a poppa a seconda
delle circostanze. La si fila a prua quando “si resta alla cappa” cioè, con
mare agitato, si oppone il mascone al vento e si attende che le condizioni
meteorologiche migliorino; la si fila a poppa quando, navigando con vento in
poppa, è necessario mantenere la direzione verso la quale ci si sposta. Il
vento di poppa è molto pericoloso in quanto, al sopraggiungere dell’onda,
l’imbarcazione diventa ingovernabile: può quindi accadere che la prima onda la
traversi e che la seconda la capovolga.
Ancora (a vomere): v. CQR Ancora (galleggiante): v. ancora a paracadute.
Ancoraggio: 1) fissare un'unità al fondo del mare mediante l'ancora. 2)
Specchio d'acqua nel quale le imbarcazioni possono ancorare.
Ancoraggio alla ruota: si verifica quando, dopo aver dato fondo a una
sola ancora prodiera, la nave ruota a causa del girare del vento, seguendo una
circonferenza il cui raggio è dato dalla lunghezza del calùmo più la lunghezza
della nave. In queste condizioni bisogna prestare la massima attenzione e
aumentare il servizio di vedetta in quanto la nave potrebbe andare in
collisione con altre unità ancorate vicino o potrebbe urtare eventuali scogli.
Ancorare: gettare le ancore.
Andana: fila di navi ormeggiate fianco a fianco, con gli scafi
perpendicolari alla banchina.
Andare alla deriva: v. derivare.
Anemometro: strumento che misura la velocità del vento. Esiste una scala
dell’intensità del vento “Scala Beaufort” che ne misura la velocità da 0
(calma) a 12 (uragano).
Anemoscopio: strumento che indica la direzione del vento.
Anguilla: trave posta longitudinalmente tra un baglio e l'altro.
Anima (del cilindro): v. camicia (del cilindro).
Annotazioni di sicurezza: si tratta di accertamenti atti a verificare
che l’imbarcazione, le dotazioni di bordo di sicurezza, i motori, gli impianti
elettrici, l’impianto di alimentazione del motore, le prese a mare ecc.
rispondano ai requisiti tecnici prescritti per la sicurezza in mare. Tali
accertamenti sono effettuati da funzionari della Motorizzazione Civile o da
funzionari del R.I.Na. (Registro Italiano Navale) e consistono in: "una visita
iniziale" (v.), in "visite periodiche" (v.) e in "visite occasionali" (v.).
Anticiclone: area di alta pressione atmosferica circondata da un'area a
pressione minore. Le caratteristiche meteorologiche dell'anticiclone sono
opposte a quelle del ciclone. Nell'anticiclone il moto dell'aria è discendente,
il cielo sereno e si hanno temperature molto basse d'inverno, alte d'estate.
Antimeridiano: uno degli infiniti semicircoli massimi passanti per i
poli all’antipode del punto di osservazione.
Apparato trasmittente: apparato o insieme di dispositivi radioelettrici
predisposti per la generazione e l'irradiazione di radioonde (v. VHF).
Apparecchio azimutale (o cerchio azimutale): disco metallico amagnetico
dotato di due traguardi posizionati all’estremità di un suo diametro girevole;
viene sistemato sulla bussola normale ed è libero di ruotare attorno al suo
asse verticale. Puntando verso l’oggetto da rilevare l’allineamento dei
traguardi del diametro girevole si leggerà al di sotto di uno di questi
l’angolo formato tra il nord bussola, l’osservatore e la direzione dell’oggetto
da rilevare. In questo caso, conoscendo le deviazioni della bussola normale, si
è in presenza di un rilevamento bussola.
Apprezzare (un rilevamento): prendere un rilevamento o con la bussola di
governo attrezzata con apparecchio azimutale o con la bussola da rilevamento o
con il grafometro.
Approdo: l'approdare, l'essere approdato.
Approdare: giungere a riva, toccare terra.
Arare (dell'ancora): si dice quando l'ancora non fa presa sul fondale
del mare e quindi si trascina (contrario di mordere).
Arco (di meridiano): porzione di meridiano compresa tra due punti del
meridiano stesso detti estremi dell'arco.
Area demaniale: v. demanio.
Armatore: secondo il Codice della Navigazione, colui che “assume
l'esercizio della nave”. Tale figura giuridica si concretizza quando un
soggetto utilizza una nave per diversi viaggi. L'armatore non deve quindi
essere necessariamente il proprietario della nave, perché egli può avere su
essa un diritto reale anche diverso dalla proprietà.
Asintotico: in matematica, che si approssima indefinitamente a una
grandezza senza raggiungerla appieno.
Aspirazione (fase di): nel motore a benzina il pistone, scendendo nel
cilindro, aspira una miscela di aria e benzina (circa 18 parti d’aria e 1 di
benzina) attraverso la valvola di aspirazione: questa miscela viene composta
dal carburatore. Il motore diesel, in questa fase, aspira solo aria.
Aspirazione (forzata): è prevista per le imbarcazioni dotate di motore a
scoppio. Consistente nell’impiego di un aspiratore, situato nel locale motore,
che entra in funzione nel momento in cui si gira la chiavetta d’accensione: per
circa due minuti vengono aspirati i vapori di benzina creatisi nel vano motore
(la benzina comincia ad evaporare già alla temperatura di - 15° C) e, solo dopo
questa operazione, scatta un dispositivo a tempo che permette l’accensione del
motore.
Aspirazione (naturale): è prevista per le imbarcazioni dotate di motore
diesel. Consiste in prese d'aria situate nel locale motore (si ricordi che la
benzina emette vapori già alla temperatura di -15° C, mentre il gasolio solo a
+ 300° C). Assecco: parte centrale della sentina. Sul fondo dell'assecco esiste
un foro detto "allievo" che serve per lo scolo dell'acqua. L'allievo è chiuso
da un tappo a vite a tenuta stagna detto "tappo dell'allievo".
Asse longitudinale (dell'imbarcazione): retta orientata nella direzione
prua - poppa dell'imbarcazione.
Asse terrestre: diametro intorno al quale ruota la Terra.
Asse trasversale (dell'imbarcazione): retta orientata nella direzione
dritta - sinistra al traverso dell'imbarcazione.
Assicurazione (dell'imbarcazione): si tratta di assicurazione per la
responsabilità civile contro terzi ed è sempre obbligatoria indipendentemente
dalla potenza del motore. Se il motore è amovibile si può assicurare solo
questo e, in tal caso, l’assicurazione copre anche l'unità sulla quale esso è
installato.
Atterraggio: raggiungere la terra.
Atterrare: complesso delle operazioni di una nave per avvicinarsi a
terra e attraccare.
Attraccare: accostarsi con la fiancata di un'imbarcazione alla banchina
o a un altro natante in modo che ci si possa collegare direttamente.
Attracco: manovra con cui si attracca, precede la manovra di ormeggio.
Attrezzature portuali: si tratta dei servizi collocati all'interno dei
porti a beneficio dei naviganti (possibilità di avere acqua in banchina,
gasolio, benzina, olio lubrificante, energia elettrica, assistenza sanitaria,
officine meccaniche, cantieri per riparazioni allo scafo ecc.). Tali servizi
sono indicati nel Portolano.
Autonomia (di un'imbarcazione): l’autonomia è il periodo di tempo
durante il quale un’imbarcazione può navigare facendo assegnazione solo sulle
sue provviste di bordo: dipende dalle condizioni meteorologiche, dalle
condizioni della carena, da quelle di carico. Per quanto riguarda la quantità
di carburante per l'autonomia del viaggio da intraprendere è necessario
calcolarne un sovrappiù di circa il 30%.
Autorità Marittima: ufficio dello Stato cui è affidato il buon
funzionamento tecnico-amministrativo dei porti. Svolge compiti esecutivi in
ordine alla disciplina giuridica della marina mercantile, del traffico
portuale, delle persone e della proprietà navale. Il litorale dello Stato
Italiano è diviso in zone marittime, le zone sono divise in compartimenti e
questi in circondari. Le autorità marittime sono quindi: - Direzioni Marittime
- Compartimenti Marittimi (Capitanerie di Porto - Compamare -)- Circondari
Marittimi (Uffici Circondariali Marittimi - Circomare -) - Uffici Locali
Marittimi (Delegazioni di Spiaggia - Locamare).
Avaria: danno o guasto meccanico sofferto da un'unità durante la
navigazione.
Avvisatore (acustico): v. segnalamento acustico.
Avvisi (ai naviganti): si tratta di notizie concernenti gli
aggiornamenti da apportare ai documenti nautici (carta nautica, portolano,
elenco dei fari ecc.) pubblicate con scadenza quindicinale dall’Istituto
Idrografico della Marina Militare (I.I.M.M.) in omonimo fascicolo. I più
importanti, che hanno carattere di urgenza e che possono riguardare la
sicurezza della navigazione, vengono trasmessi anche in radiodiffusione.
Avvisi (di tempesta): comunicati che vengono annunciati sulla frequenza
internazionale di soccorso (VHF = canale 16) preceduti dalla parola “Securité”
e immediatamente trasmessi sulla frequenza di lavoro.
Baglio: una delle travi dello scafo disposte nel senso della larghezza;
i bagli, collegati alle estremità superiori delle ordinate, fanno da appoggio
al ponte e ne costituiscono la sua ossatura.
Bagnasciuga: zona
della superficie esterna dello scafo della nave delimitata superiormente dal
piano di galleggiamento di pieno carico e inferiormente da quello di nave
scarica.
Banchina: terreno rialzato e pavimentato lungo i porti dove si
svolge il movimento dei passeggeri e delle merci.
Banda: ciascuna delle parti laterali di una imbarcazione.
Bandiera (a riva): bandiera posta sulla parte alta
dell'alberatura.
Bandiera (di cortesia): bandiera dello stato ospitante che si
deve issare quando si naviga nelle acque territoriali di una nazione straniera:
viene posta al di sotto di quella di navigazione.
Bandiera (di navigazione): bandiera indicante la nazione in
cui è iscritta l'unità. Quella italiana è quella della marina mercantile: il
tricolore con al centro gli stemmi delle 4 repubbliche marinare - Genova - Pisa
- Amalfi - Venezia. Le unità iscritte devono sempre esporre la bandiera durante
la navigazione mentre, durante la sosta nei porti, almeno dalle 08:00 al
tramonto.
Bandiera (di segnalazione per un subacqueo in immersione): nelle
acque territoriali il subacqueo deve essere segnalato da una bandierina rigida
di colore rosso con diagonale bianca mentre, se il subacqueo pratica
l’immersione in acque internazionali, deve mostrare la bandierina “ALFA” del
Codice Internazionale dei Segnali (C.I.S.). (V. pag. 54, punto 88).
Bar: unità di misura della pressione (simbolo bar) del Sistema
Internazionale (SI), pari circa a 1 atm. (1 bar = 0,9869 atm.). In meteorologia
è usato il sottomultiplo mb (1 mb = 0,001 b).
Barca: piccola unità per il trasporto di persone o cose, di
dimensioni limitate, adibita ai più vari impieghi (traghetto, carico, pesca,
diporto, ecc.)
Barografo: barometro registratore che dà su un diagramma
(barogramma) le variazioni della pressione atmosferica in funzione del tempo.
Un barografo per uso meteorologico è costituito da un barometro metallico il
cui indice porta a un'estremità una pennina scrivente che segna l'andamento
della pressione su una carta avvolta attorno a un cilindro rotante per azione
di un meccanismo a orologeria.
Barogramma: diagramma dell'andamento della pressione
atmosferica scritto dalla pennina di un barografo su carta avvolta ad un
cilindro.
Barometro: strumento che serve per misurare la pressione
atmosferica. Per poter disporre una previsione meteorologica, si dice che con
il “barometro basso” il tempo peggiora e che con “il barometro alto” il tempo
migliora. Ma ciò che è soprattutto importante rilevare è la “tendenza
barometrica” e non la singola lettura istantanea: si leggerà allora il
barometro più volte, a distanza di una o due ore l’una dall’altra, per vedere
se la pressione aumenta o diminuisce.
Barometro (a mercurio): è il più preciso. È costituito da una
colonna di mercurio, alta 760 millimetri, contenuta in un tubo di vetro avente
sezione di 10 millimetri chiuso a un'estremità e immerso con l'altra in una
vaschetta di mercurio; il livello del mercurio dentro il tubo varia con il
variare della pressione.
Barometro (aneroide): meno preciso di quello a mercurio ma più
usato. È senza fluido.
Barometro (metallico): v. barometro aneroide.
Barra: 1) leva del comando del timone. 2) Deposito
generalmente sabbioso che si forma alla foce dei fiumi dovuto a correnti e
marea.
Basamento (del motore): v. monoblocco Bassa marea: v. riflusso
di marea.
Bastimento: nome generico di tutte le grosse navi; oggi
specialmente, indica navi da carico o da trasporto.
Batimetrica: v. linea batimetrica.
Battagliola: sorta di parapetto che si eleva sul ponte formato
da montanti (candelieri) e da correnti orizzontali (passamani).
Battello: termine generico che designa imbarcazioni di varia
forma e grandezza, di legno, di materiale plastico, di tessuto gommato, a remi,
a motore, a volte con vela, impiegate per svariati usi.
Battello fanale: battello generalmente ancorato in zone di
particolare interesse o pericolosità, sul quale viene posto un fanale di grandi
dimensioni, visibile anche a notevole distanza. Negli ultimi decenni si è
affermata la tendenza a sostituire questi battelli fanale con boe gigantesche
dette superboe.
Batteria: accumulatore di corrente che viene caricato da una
dinamo (generatore di corrente) azionata dall’albero motore per mezzo di una
cinghia. La corrente a bassa tensione (12-24 volt) dalla batteria raggiunge la
bobina che la trasforma in corrente ad alta tensione (15.000-18.000 volt) per
mezzo di due avvolgimenti contenuti nel suo interno che provocano il fenomeno
di induzione elettromagnetica. Dalla batteria la corrente raggiunge
direttamente (quindi senza passare dalla bobina) anche il motorino d’avviamento
che ingrana un pignoncino (posto sul suo asse) alla corona dentata del volano
dando rotazione al motore.
Battigia: fascia della spiaggia interessata dal movimento di
flusso e riflusso delle onde.
Bava: leggero soffio di vento.
Beaufort: ammiraglio inglese (1774 - 1857) che propose nel
1806 una scala per la classificazione della forza del vento (da 0 - calma - a
12 - uragano) adottata internazionalmente nel 1926.
Beccheggio: movimento oscillatorio di un’imbarcazione intorno
al proprio asse trasversale; ne determina l’alterno e periodico innalzamento
della prua e della poppa (come un uccello che becca).
Biella: asta che collega il pistone all'albero motore; la
parte superiore della biella (piede) è unita al pistone da uno spinotto mentre
la parte inferiore (testa) è unita all’albero motore dalle bronzine.
Bilancieri: organi costituiti da un braccio incernierato al
centro per trasformare un moto rotatorio in alternativo.
Biscaggina: v. biscaglina.
Biscaglina: scaletta costituita da due cavi paralleli tra i
quali sono inseriti gradini di corda, di legno o metallici.
Bitta: colonnina larga e poco alta, terminante con un
collarino, che serve sulle banchine per dar volta ai cavi d'ormeggio delle navi
e, sulle navi, per avvolgervi la catena dell'ancora o le gòmene.
Boa: 1) segnalamento marittimo ottico diurno consistente in
una costruzione galleggiante ancorata sul fondo del mare posta per segnalare
pericoli generici spesso sormontata da un fanale. 2) galleggiante ancorato sul
fondo del mare usato per segnalazione o per ormeggio.
Bobina: trasformatore di corrente che riceve la corrente a
bassa tensione dalla batteria (12-24 volt) e la trasforma in corrente ad alta
tensione (15.000-18.000 volt) per mezzo di due avvolgimenti contenuti nel suo
interno che provocano il fenomeno di induzione elettromagnetica. Dalla batteria
la corrente raggiunge direttamente (quindi senza passare dalla bobina) anche il
motorino d’avviamento che ingrana un pignoncino (posto sul suo asse) alla
corona dentata del volano dando rotazione al motore.
Boccaporto: apertura, generalmente quadrangolare, praticata
sul ponte di coperta per accedere all’interno dello scafo.
Bollettino (del mare): è costituito dalle prime tre parti del
Meteomar e cioè: - avvisi - situazione - previsione e tendenza. Viene diffuso
dalle stazioni radiofoniche della RAI (secondo programma) tre volte al giorno
con i seguenti orari di tempo locale vigente: 07.00 / 15.45 (16.45 la domenica)
/ 22.45.
Bollettino (Meteomar): comunicato redatto a cura del Centro
Nazionale Meteorologia e Climatologia Aeronautica (CNMCA) aggiornato e diffuso
giornalmente ogni sei ore dalle stazioni radiotelefoniche costiere delle Poste
e Telecomunicazioni in onde HF e VHF. I bollettini meteomar vengono annunciati
sulla frequenza internazionale di soccorso (VHF = canale 16) e immediatamente
trasmessi sulla frequenza di lavoro; sono consultabili anche presso le
Capitanerie di Porto. Gli orari di trasmissione sono: 00.00 / 06.00 / 12.00 /
18.00 T.M.G. (ora di Greenwich); nel nostro fuso l’ascolto verrà fatto un’ora
dopo. I bollettini Meteomar sono articolati in quattro parti: avvisi (temporali
o burrasche in corso o previste) - situazione (caratteristiche del campo barico
e della circolazione atmosferica nel Mediterraneo) - previsione (valida 12 ore)
- tendenza (per le successive 12 ore) - tendenza del vento (per i mari italiani
copre le 48 ore successive a quelle di previsione e tendenza) - osservazioni
(vento, visibilità, stato del mare ecc.).
Bollettino (Meteo Telecom): si può ascoltare formando il
numero telefonico indicato negli elenchi pubblicati dalla Telecom.
Bonaccia: calma assoluta del mare per mancanza di vento.
Bordo: a) ciascuno dei due fianchi di una nave e precisamente
la parte al di sopra della linea di galleggiamento. b) lo spazio interno di
un'imbarcazione, circoscritto dalle murate: a bordo (sulla nave) fuori bordo
(fuori della nave).
Bordo (di marca libero): tacca impressa sulle murate di una
nave che indica il livello massimo al quale può arrivare la linea di
galleggiamento rispettando le condizioni di sicurezza indicate dal cantiere
costruttore. L'altezza della linea di galleggiamento, ovviamente, varia a
seconda del carico.
Bottazzo: corrente longitudinale, per lo più in legno o in
canapa, applicato sul fianco delle imbarcazioni per protezione contro gli urti.
Bozzello: nome generico dei diversi tipi di carrucole usate in
marina per le manovre, soprattutto veliche.
Bracciolo: elemento di sostegno, rinforzo, collegamento con
altri elementi, per esempio all'unione tra baglio e costola ecc..
Brezza: modesto spostamento orizzontali dell’aria (6/10 kts),
apprezzabile solo durante la bella stagione, che interessa le zone costiere. La
formazione delle brezze avviene con la seguente modalità: di giorno la terra si
riscalda più velocemente dell’acqua del mare e, l’aria calda, più leggera di
quella fredda, tende a salire così che il vuoto creato viene colmato dall’aria
più fresca proveniente dal mare. Si ha così la brezza di mare (dal mare verso
la terra). Di notte il mare si raffredda più lentamente della terra e, l’aria
calda, più leggera di quella fredda, tende a salire così che il vuoto creato
viene colmato dall’aria più fresca proveniente dalla terra. Si ha così la
brezza di terra (dalla terra verso il mare).
Briccola: nome che viene dato a segnalamenti marittimi ottici
diurni nella laguna di Venezia. Si tratta di pali piantati a terra o in mare a
opportuna distanza e sormontati da segnali, che hanno lo scopo di guidare navi
e imbarcazioni in passaggi difficili e pericolosi.
Bronzina: cuscinetto di strisciamento in lega metallica
facilmente fusibile, per supporti di perni.
Bugliolo: secchietto di legno, di cuoio o di tela spessa, con
manico di corda, per attingere acqua dal mare.
Burrasca: vento violentissimo che imperversa su un ampio
tratto di mare non sempre accompagnato da nubi, piogge o temporali.
Bussola (a torcia): v. bussola da rilevamento.
Bussola (da rilevamento): è una bussola dotata di
un’impugnatura e di un traguardo (lente) attraverso il quale è possibile
apprezzare il valore di un rilevamento. Tenendo in mano l’impugnatura, si
orienta il traguardo nella direzione dell’oggetto da rilevare e si legge così
l’angolo formato tra il nord magnetico, l’osservatore e la direzione
dell’oggetto da rilevare (rilevamento magnetico). Essendo una bussola
portatile, non si è in grado di determinare per essa una tabella delle
deviazioni residue in quanto l’angolo di deviazione cambia a seconda del punto
dell’imbarcazione nel quale ci si trova per effettuare il rilevamento; si userà
allora l’accortezza di prendere rilevamenti stando il più lontano possibile da
sorgenti magnetiche di bordo. Il rilevamento così ottenuto è quindi da
ritenersi un rilevamento magnetico, essendo il campo magnetico di bordo
incommensurabile (si considera d=0°).
Bussola (di governo o bussola normale): bussola posta in
plancia in una posizione ben visibile che si usa durante la navigazione per
leggere l'angolo di rotta o di prora. Attrezzata con apparecchio azimutale
serve anche per apprezzare dei rilevamenti.
Bussola (giroscopica): bussola fondata sul principio del
giroscopio. Indica il Nord Vero.
Bussola (magnetica): è uno dei quattro strumenti necessari per
compiere la navigazione stimata (bussola - solcometro - contamiglia -
orologio). Serve per determinare una direzione. In nautica viene impiegata per
misurare: - l'angolo di prora - l’angolo di rotta - gli angoli di rilevamento,
se attrezzata con particolari apparecchi -.I suoi componenti strutturali sono:
il mortaio (contenitore amagnetico - bronzo, ottone, rame, materiali plastici
-) - il liquido (contenuto all’interno del mortaio è costituito generalmente da
una miscela di acqua distillata (80%) e alcool puro (20%), quest’ultimo
miscelato per le sue proprietà anticongelanti; la funzione del liquido è
duplice: smorzare i moti oscillatori, dovuti al rollio e al beccheggio e
ridurre il peso della rosa dei venti sulla punta di sospensione) - lo stilo
(perno costruito in materiale amagnetico duro, posizionato nel centro
diametrale della base del mortaio dal quale s’innalza per terminare con una
punta di sospensione su cui poggia la rosa dei venti) - la rosa dei venti
(disco graduato da 0° a 360° in senso orario costruito in materiale amagnetico
leggero; al centro della rosa dei venti e nella parte sottostante è collocato
un cappelletto galleggiante la cui cavità è costituita da una pietra dura sulla
quale poggia la punta di sospensione; la rosa dei venti è immobile e solidale
agli aghi magnetici.) - l’elemento sensibile (insieme di aghi magnetici sempre
in numero pari e paralleli tra loro; l’elemento sensibile è fissato
inferiormente alla rosa dei venti, solidale con essa, in modo tale che lo zero
della rosa, che indica il nord, sia disposto nella direzione della polarità
positiva degli aghi magnetici) - la linea di fede (si tratta di una linea
realizzata nella parte interna del mortaio che concretizza l’asse longitudinale
dell’imbarcazione; in altre parole i gradi che si leggono in corrispondenza
della linea di fede rappresentano la prora bussola dell’imbarcazione, cioè
l’angolo formato tra la direzione del nord bussola e l’asse longitudinale
dell’imbarcazione) - la chiesuola (colonna, fissata al ponte, sulla quale
poggia la bussola; al suo interno sono alloggiati i magneti compensatori).
Bussola (normale): v. bussola di governo.
Cabotaggio: v.
navigazione di cabotaggio.
Cala: 1) insenatura poco profonda che offre riparo a navi di
modeste dimensioni. 2) Fondo della stiva di una nave adibito a magazzino. 3)
Piano inclinato su cui si fanno scivolare i galleggianti per metterli in mare.
4) Operazione consistente nello stendere in mare le reti da pesca.
Calamita: v. magnete.
Calùmo: la parte del cavo di ancoraggio che sporge all'esterno
della nave: si diparte dall'occhio di cubìa per arrivare alla cicala
dell'ancora. In relazione alle condizioni meteorologiche la sua lunghezza deve
essere dalle tre alle cinque volte il fondale.
Cambusa: deposito dei viveri per l'uso di bordo.
Cambusiere: marinaio addetto alla cambusa.
Camera (di carburazione): parte del carburatore all'interno
della quale la benzina si mescola con l’aria.
Camera (di scoppio o di combustione): nella testa del cilindro
di un motore lo spazio in cui avvengono le fasi di compressione e di scoppio
(motore benzina) e quelle di compressione e di combustione (motore diesel).
Camicia (del cilindro): parte interna del cilindro in cui
scorre il pistone.
Cammino (m): percorso compiuto dall'imbarcazione dall'inizio
del suo moto, anche a diverse velocità.
Campana: segnalamento acustico, obbligatorio sulle
imbarcazioni aventi lunghezza superiore ai 12 metri, usato soprattutto per
segnalare la posizione in caso di visibilità ridotta.
Campo magnetico: spazio influenzato dal magnetismo.
Campo magnetico (di bordo): v. magnetismo di bordo.
Campo magnetico (terrestre): v. magnetismo terrestre.
Canale 16 (canale di soccorso): canale VHF con frequenza di
156.8 MHz (il numero dopo la virgola, moltiplicato per due corrisponde al
numero del canale). Il VHF deve sempre essere tenuto acceso durante la
navigazione sul canale 16.
Candela: organo che genera nella camera di scoppio la
scintilla che provoca l'esplosione della miscela.
Candeletta: dispositivo posto nella precamera di combustione
dei motori diesel a iniezione indiretta che ha la funzione di portare a
temperatura adatta l’aria per rendere meno difficoltosa la partenza del motore.
Candeliere: asta verticale, metallica, fissata ai ponti
scoperti delle navi per sostenere tende o battagliole.
Cannone (colpo di): segnale di soccorso emesso dalle navi
militari.
Capitaneria di porto: ufficio amministrativo e residenza del
capitano di un porto di mare, che ha giurisdizione su un tratto di costa,
funzione di controllo sul movimento delle navi e di reclutamento per la leva
marittima. (V. Uffici Marittimi e Autorità Marittima).
Capo di banda: v. falchetta.
Cappa: copertura di grossa tela impermeabile che protegge
sopra coperta armi, boccaporti, strumenti, o altro dalla pioggia e dalle
ondate. (V. navigare alla cappa).
Cappelletto (galleggiante): nella bussola magnetica è
collocato nella parte sottostante la rosa dei venti; la sua cavità è costituita
da una pietra dura sulla quale poggia la punta di sospensione.
Caratteristica luminosa (di un faro): ogni faro, di notte, è
riconoscibile dalla sua caratteristica luminosa diversa l'una dall'altra. Tale
caratteristica è descritta sulla carta nautica e, naturalmente, sul "Libro dei
fari". Es.: Faro dell’isola di Pianosa: Lam. (2) 10s 47m 22M (vuol dire che
lampeggia 2 volte ogni 10 secondi, è alto 47 metri sul livello del mare e ha 22
miglia di portata).
Carburatore: apparecchio che nei motori a scoppio serve a
preparare la miscela aria-benzina (circa 18 parti d’aria e 1 di benzina)
destinata a essere immessa nei cilindri. Nei motori a iniezione il carburatore
è sostituito dalla pompa di iniezione e dagli iniettori.
Carena (o opera viva): la parte immersa dello scafo al di
sotto della linea di galleggiamento. Sostanzialmente esistono tre tipi di
carene: carena tonda (ha un grande volume e quindi una grande stabilità
trasversale, è poco veloce e sopporta bene il carico), carena piatta (il suo
volume è molto limitato ed è quindi poco stabile ma molto veloce), carena a “V”
(permette all’imbarcazione di raggiungere forti velocità, non è particolarmente
stabile ed è quella tipica delle imbarcazioni da diporto).
Carenare: 1) tirare in secco una nave per ripararne o pulirne
la carena. 2) Operazione di pulitura o di riparazione della carena.
Carta nautica: rappresentazione in piano della superficie
terrestre o di una sua porzione. Per ottenerla è necessario ricorrere a
proiezioni che presentano però deformazioni angolari tra quanto rappresentato
sulla carta e quanto realmente esistente sulla superficie terrestre. La
proiezione più usata per la navigazione è la "proiezione di Mercatore". Carta
nautica (1111): descrive la simbologia riportata sulla carta di Mercatore
quindi altro non è che la legenda della simbologia delle carte nautiche.
Carta nautica (5D):
è una carta ad uso didattico (la lettera “D” dopo il numero vuol proprio dire
questo). Le carte ad uso didattico sono identiche a quelle usate per la
navigazione, però non vengono aggiornate dall’I.I.M.M quindi "da non usare per
la navigazione".
Carta sinottica (del tempo): letteralmente carta che dà una
visione d'insieme, quindi che presenta le condizioni meteorologiche di varie
regioni in un dato momento.
Carteggiare: eseguire il carteggio.
Carteggio: insieme delle operazioni grafiche che si compiono
sulla carta nautica per risolvere i diversi problemi della navigazione.
Carter: v. coppa del motore.
Cassero: parte sopraelevata all'estrema poppa.
Castagnola: v. galloccia.
Castello: parte sopraelevata all'estrema prua.
Catamarano: nave da diporto, a vela o a motore, fatta di due
scafi paralleli uniti da un ponte.
Catenaria: 1) curva che forma la catena o il cavo dell'ancora
dall'occhio di cubia all'ancora. 2) Quantità di cavo o catena filata in acqua.
Cavallo (vapore): unità di misura pratica della potenza
corrispondente a 735,5 wat (0,735 kW).
Caviglia: v. galloccia.
Cavitazione (dell'elica): è il fenomeno per cui l’elica non
imprime all’imbarcazione la spinta che dovrebbe. Le cause della cavitazione
possono essere diverse: una distribuzione errata dei pesi di bordo - un’errata
inclinazione del motore rispetto all’asse longitudinale dell’imbarcazione (per
un corretto funzionamento, l’angolo formato tra l’asse longitudinale e il piede
del motore deve essere di 90°) - sagole o sacchetti di plastica impigliati
all’elica - una pala dell’elica spezzata - l’elica che fuoriesce dall’acqua a
causa di una rapida accostata.
Cavo: grossa e robusta corda di materiale vario.
Nell'attrezzatura navale a seconda della costituzione e dell'impiego prendono
nomi diversi: gòmene i cavi per ancore, gherlini quelli per ormeggio, sagole i
cavi di piccole dimensioni.
Cavo (da tonneggio): uno dei grossi cavi che servono per
tonneggiare. Si possono usare anche, in mancanza dell'ancora a paracadute,
filati di poppa per mantenere la direzione verso la quale ci si sposta.
Cavo (dell'onda): il punto più basso dell'onda detto anche
ventre o valle. Il dislivello tra la cresta dell'onda e il suo cavo dà
l'altezza dell'onda.
CE: v. marcatura CE Centro Nazionale Meteorologia e
Climatologia Aeronautica (CNMCA): è l'organo operativo centrale del Servizio
Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Provvede alla ricezione, elaborazione
e diffusione, nazionale e internazionale, dei dati e delle informazioni meteo
convenzionali e da satellite. Elabora e distribuisce analisi e previsioni
meteorologiche di base per le esigenze specifiche della Forza Armata e per
l'utenza aeronautica e generale. Produce e diffonde gli avvisi meteorologici
per la Protezione Civile e per la salvaguardia della vita in mare.
Ceppo: traversa posta sul fuso dell'ancora, presso la cicala,
perpendicolare al piano che contiene le marre.
Cerchio azimutale: v. apparecchio azimutale.
Certificato d’uso del motore: è il documento ove sono indicate
tutte le caratteristiche tecniche del motore fuoribordo. Nel certificato assume
particolare importanza la potenza in kW e cv e la cilindrata del motore, ai
fini dell'obbligatorietà della patente nautica per la condotta delle unità
secondo le modalità previste per i natanti o per le imbarcazioni. Viene
rilasciato dall'Autorità Marittima o dalla M.C.T.C.
Chiamata (VHF): bisogna innanzitutto accertarsi che la
chiamata non avvenga nei primi tre minuti di ogni mezzora, periodo riservato
esclusivamente alle chiamate di soccorso (silenzio radio). La chiamata tramite
VHF viene inviata, sintonizzandosi su canale 16, con queste modalità: - tre
volte il nominativo della stazione chiamata (nave, Capitaneria di Porto,
stazioni delle PP.TT., circoli nautici ecc) - la parola “QUI” - tre volte il
nominativo della propria imbarcazione -. Una volta ricevuta la risposta la
stazione ricevente stabilirà su quale lunghezza d’onda continuare la
conversazione poiché “canale 16” deve essere subito abbandonato in quanto
“canale di soccorso”. Chiamata (VHF di soccorso): la chiamata di soccorso si
invia solo quando una nave è minacciata da un pericolo grave ed è a rischio
“l’incolumità della vita umana in mare”. Ci si collega a canale 16 e si segue
la seguente procedura: - tre volte la parola “MAYDAY” pronunciata alla francese
(MEDÈ) - la parola “QUI” - tre volte il nominativo della propria imbarcazione -
la posizione geografica (latitudine e longitudine) - la natura del pericolo e
altre informazioni utili ai soccorritori. Una volta ricevuta la chiamata di
soccorso l’unità che si appresta a portare assistenza alla nave in difficoltà
invierà a sua volta un messaggio di “RICEVUTO MAYDAY” e comunicherà a questa la
propria posizione geografica, la sua velocità e il tempo presunto per
raggiungerla. Chiamata (VHF messaggio di sicurezza): si tratta di un messaggio
trasmesso dalle stazioni radiofoniche di Rai 2 e dalle stazioni R.T.F. delle
PP.TT. che contiene notizie riguardanti la sicurezza della navigazione (zone
interdette alla navigazione, rottami pericolosi alla deriva, installazione di
piattaforme in mare, avvisi meteorologici importanti ecc.). Il messaggio di
sicurezza è costituito dalla parola “SECURITÉ “ ripetuta tre volte sulla
frequenza di canale 16. Anche gli “Avvisi ai Naviganti” che hanno carattere di
particolare urgenza vengono trasmessi attraverso un messaggio di sicurezza.
Chiamata (VHF messaggio di urgenza): Il messaggio di urgenza ha la precedenza
su tutti gli altri ad eccezione di quello di soccorso e riguarda la sicurezza
di una nave o dei suoi passeggeri quando, tuttavia, non è a rischio
“l’incolumità della vita umana in mare”. Ci si collega a canale 16 e si segue
la seguente procedura: - tre volte la parola “PAN” (Priority Advice Navigation
- Annuncio Prioritario per la Navigazione) - la parola “QUI” - tre volte il
nominativo della propria imbarcazione - la posizione geografica (latitudine e
longitudine) - la natura del pericolo e altre informazioni utili ai
soccorritori.
Chiesuola: colonna, fissata al ponte, sulla quale poggia la
bussola; al suo interno sono alloggiati i magneti compensatori.
Chiglia: trave longitudinale collegata nella zona prodiera
alla ruota di prua e in quella poppiera al dritto di poppa.
Cicala: anello situato all'estremità superiore del fuso
dell'ancora, per il fissaggio della catena.
Ciclo luminoso (di un faro o di un fanale): periodo di tempo
durante il quale si compie la fase luminosa e l'eclisse. È indicato sulla carta
sulla carta nautica in prossimità del simbolo che identifica i segnalamenti
luminosi e, più in dettaglio, sul Libro dei Fari.
Ciclone: area di bassa pressione atmosferica delimitata da
linee isobare chiuse, a forma più o meno ellissoidale, con valori della
pressione gradualmente decrescenti dalla periferia verso il centro. Il
movimento dell'aria in una zona ciclonica è centripeto con senso antiorario
nell'emisfero boreale e orario nell'emisfero australe.
Cilindro: organo entro il quale scorre il pistone.
Cima: cavo, fune.
Circolo massimo: uno degli infiniti circoli aventi come centro
il centro della Terra.
Circolo meridiano: uno degli infiniti circoli massimi passanti
per i poli; i principali sono 180 (uno per ogni grado dell’angolo giro).
Circomare: v. Autorità Marittima.
Circondari Marittimi: v. Autorità Marittima.
Circondariali marittimi: v. Autorità Marittima.
C.I.S.: v. Codice Internazionale dei Segnali.
Codice Internazionale dei Segnali (C.I.S.): si tratta di un
codice internazionale composto da 26 bandiere (una per ogni lettera
dell’alfabeto inglese) più 10 (una per ogni numero) alle quali si aggiungono
guidoni che hanno particolari significati. Tali bandiere servono per comunicare
tra imbarcazioni situazioni di pericolo o semplicemente richieste di vario
tipo. Generalmente sono poco usate dai diportisti: tra queste ha particolare
importanza la bandiera “ALFA” che segnala un sommozzatore nelle acque
internazionali. (v. pag. 54, punto 88).
Coffa: sorta di terrazzino sugli alberi dei velieri destinato
a contenere gli uomini addetti alle manovre delle vele.
(CNMCA): v. Centro Nazionale Meteorologia e Climatologia
Aeronautica.
Collisione: scontro tra due unità in movimento.
Comandante: capo dell'equipaggio di un'unità avente diritti,
come l'obbedienza delle persone a bordo agli ordini impartiti e doveri, come
dover rispondere penalmente e civilmente di eventuali errori o mancanze.
Combustione - espansione (fase di): solo nel motore diesel.
Delle quattro fasi del motore questa è quella attiva. Un iniettore spruzza
all’interno del cilindro gasolio nebulizzato che, a contatto con l’aria
surriscaldata, brucia, con conseguente discesa del pistone.
Compamare: v. Autorità Marittima.
Compartimenti marittimi: v. Autorità Marittima.
Compass: in inglese, bussola.
Compasso (a punte fisse): v. compasso nautico.
Compasso (nautico): strumento usato per descrivere
circonferenze o prendere misure; è costituito da due aste di uguale lunghezza,
collegate fra loro a cerniera così da poterle far divergere a piacimento. Il
compasso nautico e del tipo a punte fisse ed è quindi dotato di due punte
metalliche anziché di una punta metallica e di una mina per matita.
Compensazione (della bussola magnetica): operazione mediante
la quale un tecnico autorizzato (tecnico compensatore) riduce il valore della
deviazione magnetica agendo sui magneti compensatori situati all'interno della
bussola stessa.
Compressione (fase di): nel motore a benzina il pistone risale
e comprime la miscela; si chiude la valvola di aspirazione. Il motore diesel,
in questa fase, comprime solo aria: a seguito di questa compressione (40-50
atmosfere) l’aria raggiunge una temperatura di circa 800° C.
Condurre (un'imbarcazione): guidare, portare un'imbarcazione.
Condotta (di un'imbarcazione): la guida di un'imbarcazione.
Cono (nero): segnale diurno esposto durante la navigazione
dalle unità a vela quando navigano anche a motore: in questo caso la punta del
cono deve essere rivolta verso il basso. Due coni uniti per le punte indicano
un peschereccio, due coni uniti per le basi un rimorchiatore.
Consumo (di carburante): il consumo specifico di un motore si
esprime in grammi/cavallo/ora (g/cv/h) che è costante per ogni motore a seconda
della sua categoria. Il motore a scoppio 4 tempi consuma 230 g/cv/h, il motore
a scoppio 2 tempi consuma 300 g/cv/h, il motore diesel consuma 180 g/cv/h. Una
volta moltiplicato il consumo specifico del motore per il numero dei cavalli si
procede trasformando i g/cv/h in chili e quindi in litri dividendo l'importo
per 0,8 (peso approssimativo del carburante). A questo punto è sufficiente
moltiplicare il consumo orario così trovato per il numero di ore di
navigazione. Più semplicemente, ricordarsi di consultare la paginetta della
licenza di navigazione, o il certificato d’uso del motore se trattasi di motore
fuoribordo, sui quale sono indicate le caratteristiche del motore Qui si trova
direttamente il consumo orario espresso in litri all’ora (lt./h). Molto
importante aggiungere al consumo di carburante calcolato almeno un 30% in più:
questo perché, durante la navigazione, si potrebbero trovare condizioni
meteorologiche sfavorevoli (vento o corrente contrari), oppure l'imbarcazione
potrebbe avere la carena sporca o potrebbe essere gravata da un carico
particolarmente pesante ecc..
Contamiglia: è uno dei quattro strumenti necessari per
compiere la navigazione stimata (contamiglia - bussola - solcometro - orologio)
e misura le miglia compiute da un'imbarcazione: si chiama anche "log".
Controbordo: posizione riferita al modo di avanzare di due
navi che procedono in senso opposto con rotte parallele.
Controchiglia: elemento esterno posto a protezione della
chiglia.
Conversione: operazione algebrica attraverso la quale si
trasformano la prora vera o i rilevamenti veri (tracciati sulla carta nautica)
in prora bussola, da assegnare al timoniere, o in rilevamenti bussola. Si
risolve cambiando il valore dei segni della declinazione e della deviazione: se
questi sono positivi (+) il loro valore dovrà essere detratto, se sono negativi
(–) il loro valore dovrà essere sommato. Nel procedimento di conversione prima
si considera la declinazione e poi la deviazione in quanto il passaggio
intermedio è sempre il valore magnetico. Nella pratica la conversione viene
effettuata solo per le prore, mentre per i rilevamenti si attua solo la
correzione. È infatti immotivato correggere una prora in quanto il comandante
traccia sulla carta nautica la prora vera per poi trasformarla in prora bussola
da dare al timoniere e non avrebbe senso il contrario.
Coordinate geografiche: sono la latitudine e la longitudine. I
meridiani e i paralleli formano un reticolo ideale (reticolo geografico)
attraverso il quale è possibile stabilire la posizione di un punto sulla
superficie terrestre.
Coperta: il ponte scoperto esteso da poppa a prua.
Coppa (del motore o dell'olio): vaschetta posta sotto il
basamento del motore in cui si raccoglie l'olio di lubrificazione.
Corno (da nebbia): segnalamento acustico di bassa tonalità
usato in presenza di nebbia.
Coronamento: parte superiore dell'estremità poppiera..
Corpo morto: manufatto generalmente in cemento posato sul
fondo, nei porti o in rada, dotato di un golfare al quale si dà volta una cima
per ormeggiare l'imbarcazione.
Corrente (di marea): correnti di senso opposto generate
dall'alternarsi dei due flussi e dei due riflussi di marea.
Corrente (marina): si tratta del movimento orizzontale degli
strati superiori dell’acqua marina causati dalla differenza di temperatura e di
densità dell’acqua. La si può considerare come un grande fiume che corre
nell’acqua del mare. Quando si parla di direzione di una corrente ci si
riferisce al senso verso la quale questa si sposta (es. corrente di nord-est
vuol dire che si dirige a nord-est: questo contrariamente al vento la cui
direzione ne indica la provenienza (es. il vento grecale proviene da nord-est).
Per questo motivo si dice che "il vento viene e la corrente va".
Correzione: operazione algebrica attraverso la quale si
trasformano la prora bussola o i rilevamenti bussola in prora vera o in
rilevamenti veri. Si risolve mantenendo il valore dei segni della declinazione
e della deviazione: se sono positivi (+) il loro valore dovrà essere sommato,
se sono negativi (–) dovrà essere detratto. Nel procedimento di correzione
prima si considera la deviazione e poi la declinazione in quanto il passaggio
intermedio è sempre il valore magnetico. Nella pratica la correzione viene
effettuata solo per i rilevamenti, mentre per le prore si attua solo la
conversione. È infatti immotivato convertire un rilevamento in quanto lo si
apprezza col suo valore bussola per poi riportarlo sulla carta nautica al fine
di stabilire il punto nave e non avrebbe senso il contrario.
Costa: (v. ordinata).
Costola: ciascuna delle parti verticali o subverticali delle
ordinate.
C.Q.R.: tipo di ancora a marre articolate detta anche ancora a
vomere. Il termine "C.Q.R" è l'acronimo del francese "chasse que rarement"
(scivola molto raramente), oppure lo si fa risalire anche alla parola inglese
"security".
Cresta (dell'onda): il punto più alto dell'onda. Il dislivello
tra la cresta dell'onda e il suo cavo dà l'altezza dell'onda.
Crociera: viaggio da diporto o di istruzione che si fa su
un'unità seguendo un tragitto e un programma fissato in precedenza. Si dice
"velocità di crociera" la velocità costante che può essere mantenuta in viaggio
da un'unità: è inferiore alla velocità massima che il veicolo può tenere, ma è
più sicura e più economica.
Cubia: v. occhio di cubia.
Cruiser: unità a motore avente dimensioni e caratteristiche
tali da poter essere impiegata per lunghe navigazioni. Di prestazioni
generalmente più modeste il tipo day cruiser, impiegato per lo più nella
navigazione diurna.
d (delta): quarta
lettera dell'alfabeto greco con la quale si indica la deviazione magnetica.
d. o decl.: declinazione magnetica.
Dar fondo (all'ancora): gettare l'ancora in mare, ancorarsi.
Dar volta (a una cima): legare una cima a un oggetto fisso
tipo una galloccia o una bitta.
Darsena: specchio d'acqua interno di un porto, più riparato
dal moto ondoso del mare aperto, nel quale ormeggiano navi e imbarcazioni; può
essere delimitata da banchine.
Day Cruiser: unità a motore avente prestazioni più modeste del
cruiser impiegata per lo più nella navigazione diurna.
Decl. o d: declinazione magnetica.
Declinazione (magnetica - d. o Decl. -): è l’angolo formato
tra la direzione del nord vero e la direzione del nord magnetico; si misura da
0° a 180° verso Est (positiva ,+) e da 0° a 180° verso Ovest (negativa,–) a
seconda che il nord magnetico sia a Est o a Ovest del nord vero. Il suo valore
varia da luogo a luogo e, seppur lentamente, secondo il passare degli anni.
Tale dato è indicato all’interno delle rose dei venti di ogni carta nautica
riferito ad un certo anno come è inoltre indicata la sua variazione annua in
valore assoluto (in aumento o in diminuzione). La causa della sua esistenza è
il magnetismo terrestre.
Delegazioni di spiaggia: v. Autorità Marittima.
Delfiniera: sorta di passerella che sporge all'estrema prora
di alcuni cabinati a motore per permettere la caccia, con il fucile
lanciarpioni, di grossi pesci.
Demanio: il complesso dei beni dello Stato e degli enti
pubblici. Del demanio statale fanno parte il lido del mare, la spiaggia, le
rade, i porti, i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque definite pubbliche
e le opere destinate alla difesa militare. Caratteristiche dei beni che fanno
parte del demanio pubblico sono l'inalienabilità e l'incommerciabilità.
Denuncia di evento straordinario: rapporto che il comandante
deve stilare all’Autorità Marittima, dopo l’arrivo a destinazione, nel caso
che, durante la navigazione, abbia assistito a collisioni, incagli, falle,
incendi, danni causati a reti da pesca ecc., o nel caso che ne sia stata
direttamente interessata la sua unità. Inoltre il comandante deve presentare al
Pretore o al Tribunale del luogo di approdo, entro 24 ore dall’arrivo, la
“relazione di evento straordinario” che servirà anche ai fini assicurativi.
Deriva: controchiglia nelle unità a vela avente lo scopo di
limitare lo scarroccio.
Deriva (ldr): è l'angolo formato tra la Rv e la Pv a causa
della corrente. Quindi lo si può definire come lo spostamento laterale
dell’imbarcazione causato dalla corrente.
Derivare: detto di imbarcazione che subisce una deviazione su
un fianco per l'azione della corrente. Durante la navigazione non ci si accorge
se si va alla deriva in quanto il riferimento della scia dell’imbarcazione non
è da prendere in considerazione (cosa che invece è utile per vedere se
l'imbarcazione scarroccia) poiché, in questo caso, è tutto il mare che si
sposta sotto e quindi la scia è sempre in corrispondenza dell’asse
longitudinale. Appena se ne avrà la possibilità, si apprezzeranno dei
rilevamenti che permetteranno di stabilire se il “Punto Nave” corrisponde al
“Punto Stimato”. Si può però conoscere l’esistenza di eventuali correnti
periodiche consultando il Portolano.
Deviazione magnetica (d=delta): è l’angolo formato tra la
direzione del nord magnetico e la direzione del nord bussola; si misura da 0° a
180° verso Est (positiva ,+) e da 0° a 180° verso Ovest (negativa,–) a seconda
che il nord bussola sia a Est o a Ovest del nord magnetico. Il valore della
deviazione magnetica varia secondo l'orientamento della prora
dell'imbarcazione. La causa dell’esistenza della deviazione magnetica è il
magnetismo di bordo. Per ridurre la deviazione magnetica si deve far compensare
la bussola da tecnici compensatori autorizzati i quali, attraverso
un’operazione definita “giri di bussola”, riescono a ridurre la deviazione a
valori oscillanti tra i -3° e i + 3° circa, inserendo nella chiesuola piccoli
magneti che correggono l’andamento degli aghi della bussola (magneti
compensatori). A questo punto viene redatta una “tabella delle deviazioni
residue” (residue perché non più compensabili) che, in funzione dell’angolo di
prora, fornisce il valore della deviazione.
Deviazione (magnetica residua): si tratta della deviazione
magnetica di un'imbarcazione dopo che questa è stata sottoposta ai giri di
bussola, effettuati da un tecnico compensatore, per ridurne la deviazione
iniziale.
Diafono: segnalamento acustico funzionante mediante
intermittenze di un flusso d'aria prodotto da un cassetto di distribuzione a
movimento di traslazione. Il suo suono, in condizioni favorevoli, può essere
udito fino a 25 miglia di distanza.
Diamante: parte terminale del fuso dell'ancora da cui si
dipartono le marre.
Diametro (dell'elica): il diametro dell'elica fa parte delle
caratteristiche dell'elica (diametro - passo - senso di rotazione - numero
delle pale) e consiste nel diametro del cerchio circoscritto all'estremità
esterna delle pale.
Differenza di latitudine: arco di meridiano compreso tra i
paralleli passanti per due punti presi in considerazione.
Differenza di longitudine: arco di equatore compreso tra i
meridiani passanti per due punti presi in considerazione.
Dinamo: generatore che produce ed eroga corrente continua.
Diporto: v. navigazione da diporto.
Direzione (del vento): settore dell'orizzonte da quale
proviene il vento.
Direzioni marittime: v. Autorità Marittima.
Dislocamento: peso della nave espresso in tonnellate peso (1 T
=1.000 chilogrammi). Il suo valore è identificabile con il principio di
Archimede: ”un corpo immerso in un fluido riceve una spinta dal basso verso
l’alto pari al peso del fluido spostato”.
Documenti di bordo: si tratta di documenti che devono essere a
bordo dell'imbarcazione da mostrare su richiesta delle forze dell'ordine
durante un eventuale controllo. Sono: licenza di navigazione, contrassegno di
avvenuto pagamento dell'assicurazione, patente nautica, certificato d'uso del
motore.
Doppiare: oltrepassare una nave o un altro punto evidente.
Dormiente: trave posta longitudinalmente tra un baglio e
l'altro ai lati dello scafo.
Dotazioni di bordo di sicurezza: insieme di attrezzature e
strumenti atti a prevenire o fronteggiare situazioni di pericolo o di
emergenza. (V. pag. 12, punto 11).
Douglas: v. Scala Douglas.
Draga: v. nave che draga.
Dragamine: v. nave che draga le mine.
Dragare: scavare il fondo del mare, di un canale o di un porto
per mezzo di una draga.
Dritta: la parte destra di un'imbarcazione.
Dritto di poppa: elemento strutturale che chiude lo scafo
all'estremità poppiera.
Dritto di prua: elemento strutturale verticale che chiude lo
scafo all'estremità prodiera.
Dromo: segnalamento marittimo ottico diurno consistente in una
piccola costruzione a forma di parallelepipedo o di cilindro o di tronco di
cono che permette di riconoscere la costa ove non siano presenti particolari
caratteristiche naturali. Dromi sono anche i segnalamenti costieri artificiali,
generalmente costituiti da file di pali piantati a terra o in mare a opportuna
distanza e sormontati da segnali, che hanno lo scopo di guidare navi e
imbarcazioni in passaggi difficili e pericolosi: questi ultimi, nella laguna
veneta, si chiamano “briccole”.
Eccentrico: organo
meccanico impiegato per trasformare moti rotatori in moti rettilinei
alternativi.
Eclisse (di un faro o fanale): periodo di tempo durante il
quale il segnalamento luminoso non emana luce.
Ecoscandaglio (o scandaglio acustico): scandaglio costituito
da un generatore di suoni o ultrasuoni e da un ricevitore di eco (idrofono) che
consentono di valutare la profondità dell'acqua misurando il tempo che
intercorre dall'emissione del suono alla ricezione dell'eco.
Effetti (dell'elica sull'imbarcazione): sono sostanzialmente
due: l’effetto propulsivo che permette all’imbarcazione di muoversi e l’effetto
sbandante. A causa dell’effetto sbandante, con imbarcazione che avanza, la
poppa accosta dalla stessa parte del senso di rotazione dell’elica; quindi con
un’elica destrorsa la poppa accosta a dritta, con un’elica sinistrorsa la poppa
accosta a sinistra. L’effetto sbandante è più sensibile con moto retrogrado
(retromarcia) e nelle unità con motore entrobordo. Effetti (del timone
sull'imbarcazione): sono tre: l’effetto direzionale che permette
all’imbarcazione di accostare; l’effetto sbandante causato dalla forza
centrifuga; l’effetto frenante (quando si accosta, l’imbarcazione perde
velocità).
Elemento sensibile: nella bussola magnetica si tratta di un
insieme di aghi magnetici sempre in numero pari e paralleli tra loro.
L’elemento sensibile è fissato inferiormente alla rosa dei venti (solidale con
essa) in modo tale che lo zero della rosa (che indica il nord) sia disposto
nella direzione della polarità positiva degli aghi magnetici.
Elenco dei fari e dei segnali da nebbia: è una pubblicazione
edita dall’I.I.M.M., chiamata comunemente “Libro dei fari”, in cui “sono
riportate l’ubicazione e le caratteristiche di tutti i segnalamenti luminosi e
sonori esistenti lungo le coste, in mare aperto e all’interno dei porti, del
Mar Mediterraneo, del Mar Nero e del Mar d’Azov. I segnalamenti sono indicati
in ordine geografico e contraddistinti da un numero progressivo al quale si fa
riferimento nell’indice alfabetico delle località, in fondo al volume. In
particolare per ogni segnalamento sono riportati: - il nome, l’ubicazione e le
coordinate geografiche della località - la caratteristica della luce (tipo
della luce, colore, periodo e portata) - l’altezza della luce espressa in metri
riferita al livello medio del mare - la descrizione della costruzione o del
sostegno.
Elica: organo propulsivo dell’imbarcazione costituito da una
serie di pale calettate su un mozzo che, ruotando, si avvita nel fluido in cui
è immerso a somiglianza di una vite che gira in un dado. Le sue caratteristiche
sono: il passo; il senso di rotazione; il diametro; il numero delle pale.
Elica (destrorsa): ci si riferisce al senso di rotazione
dell'elica. Vuol dire che, per un osservatore posto al di fuori
dell’imbarcazione che vede la poppa (punto di vista) e, con imbarcazione che
avanza, l’elica gira in senso orario.
Elica (duoprop): è costituita da due serie di pale simmetriche
controrotanti inserite su un unico mozzo; è stata realizzata per diminuire
l'effetto sbandante.
Elica (sinistrorsa): ci si riferisce al senso di rotazione
dell'elica. Vuol dire che, per un osservatore posto al di fuori
dell’imbarcazione che vede la poppa (punto di vista) e, con imbarcazione che
avanza, l’elica gira in senso antiorario. Eliche (controrotanti): nelle
imbarcazioni dotate di due motori questi hanno le eliche controrotanti (una
destrorsa e l’altra sinistrorsa); in questo modo gli effetti sbandanti
provocati dalle eliche di ciascun motore si compensano tra loro, a condizione
che i motori compiano lo stesso numeri di giri.
Equatore: circolo massimo perpendicolare all’asse di rotazione
della Terra; l’equatore divide la Terra in due emisferi: - nord o
settentrionale o boreale - sud o meridionale o australe.
Equatore (magnetico): circolo massimo perpendicolare all'asse
magnetico. L'equatore magnetico coincide all'incirca con l'equatore vero.
Equipaggiamento: l'insieme degli strumenti, attrezzature e
accessori, necessari per la navigazione.
Equipaggio: l'insieme di tutti gli uomini addetti al servizio
di una nave con esclusione degli ufficiali.
Emisfero: la metà del globo terrestre e, più precisamente,
ciascuna delle due parti uguali in cui è divisa la Terra dall'equatore o da un
meridiano.
Emisfero meridionale (sud o australe): la metà del globo
terrestre a sud dell'equatore.
Emisfero occidentale
(ovest): la metà del globo terrestre a ovest del meridiano di
Greenwich.
Emisfero orientale (est): la metà del globo terrestre a est
del meridiano di Greenwich.
Emisfero settentrionale (nord o boreale): la metà del globo
terrestre a nord dell'equatore.
Est: il punto cardinale corrispondente a quella parte
dell'orizzonte dove sembra sorgere il Sole. Opposto a Ovest è chiamato anche
"levante" o "oriente".
Estintore: apparecchio atto a spegnere inizi d'incendio.
Durante l'operazione di spegnimento il suo getto deve essere orientato alla
base della fiamma e, cosa molto importante, si ricordi che la durata dello
spruzzo è molto limitata (circa 1 secondo per ogni chilo di sostanza
estinguente). Estintore (ad anidride carbonica - CO2 -): agisce per
soffocamento in quanto l'anidride carbonica, più pesante dell’aria, crea una
nuvola isolante tra combustibile e aria. Adatta per incendi sprigionatisi in
locali chiusi la si usa dopo aver serrato tutte le aperture esterne (oblò,
boccaporti ecc.) in modo che, già con questa operazione, l’incendio tenda ad
esaurirsi per mancanza di ossigeno. È importantissimo usare questo l’estintore
stando fuori dal locale incendiato o usando opportune maschere in quanto
l’anidride carbonica, togliendo ossigeno, potrebbe risultare mortale. Estintore
(a gas alogenati - (fluobréne -): tali gas agiscono per azione chimica e per
soffocamento; possono sviluppare gas tossici.
Estintore (a polvere inerte): agisce per soffocamento creando
una nuvola isolante tra combustibile e comburente. È un estintore di tipo
universale, idoneo per qualsiasi tipo di incendio (anche se il suo uso è
sconsigliato sulle parti meccaniche perché la polvere potrebbe gripparle).
Estintore (a schiuma): agisce per raffreddamento e
soffocamento; da non usare su incendi di apparecchiature elettriche in quanto,
contenendo acqua, potrebbe provocare corti circuiti ed ancora, essendo l’acqua
buon conduttore di corrente, potrebbe trasmettere corrente all’operatore.
Fi: ventunesima
lettera dell'alfabeto greco con la quale si indica la latitudine.
Falchetta (o capo di banda): orlo superiore dei fianchi di
un'imbarcazione.
Falla: squarcio, apertura prodottasi nella carena di una nave
in seguito a collisione, incaglio, ecc.
Fanale: segnalamento marittimo ottico notturno. Si tratta di
una luce che indica pericoli generici (piattaforme petrolifere, postazioni di
pesca fisse, relitti affioranti, scogli affioranti ecc.). I fanali li troviamo
anche all’imboccatura dei porti (verde a dritta e rosso a sinistra entrando) ed
ancora sulle imbarcazioni (tutte le unità in navigazione notturna devono essere
illuminate da appositi fanali. Non hanno una loro caratteristica luminosa, non
servono per orientarsi essendo tutti molto simili tra loro. Hanno generalmente
portata intorno alle 4 - 5 miglia.
Fanale di coronamento (135°): v. fanale di poppavia.
Fanale di fonda: fanale bianco (360°) posto a prua delle navi
ancorate. Se la nave ha lunghezza uguale o superiore a 50 metri mostra un
secondo fanale di fonda, a poppavia del primo, più in basso, rispetto al primo,
di almeno 4,5 metri.
Fanale di poppavia (135°): fanale a luce bianca, posto il più
possibile a poppa, che illumina un settore di orizzonte di 135° (67°30' a
partire dalla poppa verso dritta e 67°30' a partire dalla poppa verso
sinistra). È detto anche fanale di coronamento perché serve a completare
(coronare) l'angolo giro formato dai due fanali laterali più questo di
poppavia.
Fanale di testa d'albero (225°): si tratta di un fanale a luce
bianca posto al disopra dell’asse longitudinale della nave che illumina un
settore di orizzonte di 225° (112°30’ a partire dalla prua verso dritta e
112°30’ a partire dalla prua verso sinistra).
Fanale visibile per tutto l'arco dell'orizzonte (360°): può
essere di vari colori e illumina tutto l’arco dell’orizzonte.
Fanali laterali (112°30'): si tratta di fanali consistenti in
un fanale a luce verde (112°30’) posto sul lato di dritta della nave e in un
fanale a luce rossa (112°30’) posto sul lato sinistro: entrambi illuminano un
settore di orizzonte di 112°30’ a partire dalla prua, uno verso dritta (colore
verde), uno verso sinistra (colore rosso).
Faro: segnalamento marittimo ottico notturno e diurno.
Rappresenta un punto cospicuo (noto, riconoscibile). Dotato di una propria
“caratteristica luminosa” (di notte) e identificabile dalla propria “struttura”
(di giorno) permette al navigante di orientarsi; serve per stabilire il punto
nave e, se è collocato all'interno di un porto, anche per gli atterraggi.
Attraverso la sua caratteristica luminosa e la sua struttura (diversa l’una
dall’altra), si è in grado di identificarlo e di riconoscerlo. Generalmente ha
portata superiore alle 10 miglia. Il suo ciclo luminoso è costituito da una
fase luminosa e da un'eclisse.
Fasce elastiche: anelli posti lateralmente ai pistoni che
assicurano la perfetta tenuta tra cilindro e pistone; le ultime due, collocate
inferiormente al pistone, hanno la funzione di raschiare l’olio in esubero e di
riportarlo nella coppa (fasce raschiaolio). Fasciame: parte impermeabili che
ricopre l'ossatura dello scafo creando quindi un involucro stagno.
Fase luminosa (di un faro o fanale): periodo di tempo durante
il quale il segnalamento luminoso emana luce.
Fasi (del motore): v. aspirazione - compressione - scoppio -
combustione - scarico.
Femminella: una delle boccole nelle quali si infilano gli
agugliotti per incernierare il timone allo specchio di poppa.
Fiancata: ciascuna delle parti laterali di una imbarcazione.
Filare (la cima dell'ancora): lasciar scorrere il cavo
dell'ancora quindi, per traslato, ancorarsi (contrario di spedare).
Fischio: segnalamento acustico usato per impartire ordini
all'equipaggio o per segnalare la propria posizione in caso di visibilità
limitata o per avvertire di una manovra che si sta eseguendo.
Flotta: l'insieme delle navi, da guerra o mercantili, di uno
Stato o di una società di navigazione.
Flusso (di marea o alta marea): innalzamento della massa
acquea con periodo di 12h25'.
Folata: soffio impetuoso di vento, ventata.
Fonda: insenatura marina, rada abbastanza profonda, perché una
nave possa esservi ancorata. "Dare alla fonda" significa ancorarsi.
Fondale: profondità, in un dato punto, delle acque marine o
lacustri.
Fondo (del mare): la superficie solida su cui posa la massa
liquida.
Formaggetta: pomo di forma ellissoidale posto alla sommità
dell'asta delle bandiera.
Fortunale: tempesta terribile e disastrosa con venti
violentissimi che soffiano a una velocità di ca. 100 km. orari.
Frangente: 1) onda di mare che si rompe spumeggiando contro
scogli, navi, ecc.; in particolare onda che si frange in prossimità della
spiaggia e scivola spumeggiante su di essa. 2) Roccia, secca o altro contro cui
vanno a rompersi le onde del mare e, anche il punto in cui esse si frangono.
Frenello: ciascuna delle due funi o catene che, tramite una
barra di comando concorrono a imprimere al timone l'evoluzione necessaria per
l'accostata.
Frequenza (di lavoro - VHF -): una delle numerose frequenze,
diverse da quella di canale 16 (156,8 MHz), attraverso la quale è possibile
comunicare tra nave e nave, tra nave e Capitanerie di Porto, tra nave e
stazioni delle PP.TT., al fine di lasciare libero canale 16 per eventuali
chiamate di emergenza.
Frequenza (internazionale di soccorso - VHF -): frequenza di
156.8 MHz (il numero dopo la virgola, moltiplicato per due corrisponde al
numero del canale). (V. anche "canale 16").
Fronte: linea che separa due masse d’aria aventi pressione e
temperatura diverse. Fronte caldo: la massa d’aria calda avanza sospingendo
l’aria fredda. Il passaggio del fronte caldo è accompagnato da piogge e da
variazioni del vento.
Fronte freddo: la massa d’aria fredda avanza sospingendo
l’aria calda. Il passaggio del fronte freddo è accompagnato da nubi basse e
forti piogge.
Fronte occluso: quando un fronte freddo raggiunge un fronte
caldo. Si hanno perturbazioni che presentano caratteristiche simili al fronte
caldo e al fronte freddo.
Fronte caldo: massa d’aria calda che avanza sospingendo l’aria
fredda. Il passaggio del fronte caldo è accompagnato da piogge e da variazioni
del vento.
F.t.: v. lunghezza massima fuori tutta.
Fuoco a mano: cilindretto che si accende mediante sfregamento
o "a strappo"; emette una luce rossa o arancione della durata di circa 60
secondi. Ha una portata non superiore alle 6 - 7 miglia considerata anche
l'altezza limitata alla quale si trova l'operatore che lo usa.
Fuso: parte centrale rettilinea dell'ancora unita da una parte
alla cicala e dall’altra alle marre.
Fuso (orario): ciascuna delle ventiquattro parti uguali
(limitate da due meridiani che differiscono di 15° di longitudine) in cui è
suddivisa la superficie terrestre. Sono dette fusi orari perché in ogni punto
al loro interno si ha, per convenzione, la stessa ora (quella del meridiano
medio). Il fuso zero è compreso tra il meridiano 7° 30' E ed il meridiano 7°
30' W ed ha come meridiano regolatore quello di Greenwich.
Gaffa: v. "mezzo
marinaio".
Galloccia: elemento in legno o metallo a forma di "T", detto
anche castagnola o caviglia, che fissato allo scafo o agli alberi di un natante
serve per dar volta alle cime.
Gasdotto: conduttura per il trasporto del gas sul posto di
consumo. Nelle carte nautiche i gasdotti sono indicati da una particolare
simbologia descritta sulla carta nautica n. 1111.
Gassa: anello formato da una cima o da un cavo.
Gavitello: piccolo galleggiante di legno, sughero, plastica,
lamierino metallico, generalmente a forma di sfera o di due coni uniti per le
basi, collegato con una cima o una catenella a un peso appoggiato sul fondo. È
usato per segnalare qualcosa di sommerso: scogli, secche, relitti, corpi morti,
ancore (in quest'ultimo caso, se collegato all'ancora prima di darle fondo, si
chiama grippiale).
Gavone: spazio chiuso, utilizzabile per collocare liquidi o
altri materiali, situato al di sotto del ponte di coperta.
Generatore (di corrente): v. dinamo.
Geografia: scienza che studia, interpreta, descrive e
rappresenta la Terra e i diversi organismi che si individuano sulla sua
superficie, particolarmente in relazione alla presenza e all'opera dell'uomo.
Il Portolano contiene una raccolta sistematica di informazioni riguardanti la
geografia, la meteorologia, i segnalamenti delle coste, dei porti ecc..
Geoide: solido grossolanamente sferico, simile alla forma
della Terra, ottenuto matematicamente, senza cioè tener conto delle
irregolarità della superficie terrestre.
Gerhard Kremer: v. Mercatore.
Gherlino: cima per l'ormeggio o l'ancoraggio.
Ginocchio (o staminale): parte ricurva dell'ordinata.
Giorno (lunare medio): periodo in cui la luna compie un giro
di rotazione intorno al suo asse: la sua durata è di 24h50'.
Giardinetto: parte esterna dello scafo a dritta (giardinetto
di dritta) e a sinistra (giardinetto di sinistra) che collega la poppa al
traverso. “Prendere il mare al giardinetto”: con mare formato è così possibile
avere migliore manovrabilità. (v. pag. 51, punto 80).
Giri (di bussola): operazione attraverso la quale un tecnico
autorizzato riesce a ridurre la deviazione magnetica della bussola agendo sui
magneti compensatori situati all'interno di essa.
Girobussola: v. bussola giroscopica.
Giroscopio: corpo con simmetria di rotazione attorno a un
asse. In particolare, strumento o dispositivo costituito, nella forma più
comune, da un massiccio disco metallico omogeneo che può liberamente ruotare
attorno al proprio baricentro, tenuto fisso in modo che l'asse di rotazione sia
in grado di compiere qualsiasi deviazione. Se l'asse di rotazione del
giroscopio è orientata secondo l'asse terrestre, si ha una girobussola.
Golfare: anello metallico saldamente fissato in coperta o
altrove.
Golfo: tratto di mare che s'interna nella terra.
Gòmena: grosso cavo di canapa usato per ancoraggio o rimorchio
di navi.
Governare: dirigere un'imbarcazione col timone. In senso più
esteso manovrare.
Grado: unità di misura di grandezze fisiche. 1) grado
sessagesimale (unità di misura degli angoli, pari alla 360ª parte dell'angolo
giro). 2) grado termometrico (unità della scala termometrica - grado Celsius -
grado Fahrenheit -).
G.P.S.: acronimo della locuzione inglese Global Positioning
System (Sistema Globale di Rilevamento della Posizione). Si tratta un sistema
mediante cui un idoneo apparato é in grado di rilevare le proprie coordinate
geografiche in qualunque punto della terra esso si trovi. Tale sistema é
costituito da una sezione orbitante (un gruppo di satelliti in orbita
terrestre), una sezione terrestre (un idoneo apparato costituito da antenna e
ricevitore), e da una sezione di controllo (le parti preposte al mantenimento
del perfetto funzionamento del sistema). Il sistema è di proprietà del
dipartimento di difesa degli Stati Uniti d'America.
Grafometro (Baroni): strumento che serve per apprezzare
rilevamenti polari. Consiste in un semicerchio graduato da 0° a 180° in senso
orario con il diametro 0° - 180° parallelo all’asse longitudinale
dell’imbarcazione ed avente lo 0° rivolto a prua. Per apprezzare un rilevamento
si orienta una delle due tacche di mira dell’alidada (sorta di diametro
girevole che ha la funzione di traguardo, posta al di sopra del grafometro e
libera di ruotare attorno al suo asse verticale) nella direzione dell’oggetto
da rilevare e si legge, in corrispondenza del disco graduato, l’angolo formato
tra lo 0° (asse longitudinale prodiero), l’osservatore e la direzione
dell’oggetto osservato. Si useranno quindi due grafometri Baroni, il primo
posto a dritta dell’imbarcazione, il secondo posto a sinistra.
Grafometro (circolare): strumento che serve per apprezzare
rilevamenti polari. Consiste in un cerchio graduato da 0° a 360° in senso
orario con il diametro 0° - 180° parallelo all’asse longitudinale
dell’imbarcazione ed avente lo 0° rivolto a prua. Per apprezzare un rilevamento
si orienta una delle due tacche di mira dell'alidada (sorta di diametro
girevole che ha la funzione di traguardo posta al di sopra del grafometro e
libera di ruotare attorno al suo asse verticale) nella direzione dell’oggetto
da rilevare e si legge, in corrispondenza del disco graduato, l’angolo formato
tra lo 0° (asse longitudinale prodiero), l’osservatore e la direzione
dell’oggetto osservato.
Grappino: piccola ancora, a quattro marre e priva di ceppo,
che serve per ancorare battelli o per rastrellare il fondo di uno specchio
d'acqua.
Grecale: vento proveniente da Nord-Est, 45° rispetto al Nord.
Grippia: sagola o cima collegante il diamante dell'ancora con
un galleggiante (grippiale); in questo modo, se non si riesce a spedare
l’ancora agendo sulla cicala, si cercherà di recuperarla sfilandola dalla parte
opposta.
Grippiale: gavitello collegato a una grippia mediante la quale
è possibile recuperare l'ancora dalla parte del diamante.
Groppo: raffica di vento violenta e impetuosa.
Guidone: bandiera triangolare.
Hertz (Hz): unità di misura della frequenza nei fenomeni di
vibrazione (luminosi, elettromagnetici e meccanici) corrispondente a una
vibrazione al secondo.
Hovercraft: veicolo a cuscino d'aria che si muove ad alcuni
centimetri dal suolo, su superfici leggermente accidentate o su acque poco
ondose. Di notte mostra gli stessi fanali di una nave a propulsione meccanica
e, in aggiunta, un fanale a luce gialla (360°) che compie 120 lampeggi al
minuto. Di giorno non mostra alcun segnale.
HF (High Frequency): termine che indica bande di frequenza
elevate, che trovano applicazione nelle telecomunicazioni.
Iala (A - B): sistema
di segnalamento marittimo predisposto dalla International Autorithies
Lighthouses Association (Associazione Internazionale per il Segnalamento
Marittimo - AISM -) che regolamenta forma, colore, miragli e caratteristiche
luminose delle boe e delle mede destinate al segnalamento dei passi e dei
canali navigabili, dei pericoli naturali e di altri ostacoli, delle acque
sicure e delle zone di particolare interesse. Il sistema IALA, si suddivide in
IALA "A" (mar Mediterraneo, coste dell'Atlantico orientale, oceano Indiano e
gran parte del Pacifico occidentale) che è caratterizzato dall'avere, per i
segnalamenti laterali, il verde a dritta e il rosso a sinistra) e IALA "B"
(coste del continente americano, del Giappone, della Corea e delle Filippine)
che è caratterizzato dall'avere, per i segnalamenti laterali, il verde a
sinistra e il rosso a dritta. Il sistema IALA si basa sull'impiego dei seguenti
tipi di segnali: 1) segnali laterali (delimitano i canali navigabili) - 2)
segnali cardinali (delimitano un pericolo per la navigazione e sono collocati a
nord, est, sud, ovest dello stesso) - 3) segnali di pericolo isolato (sono
sistemati sul pericolo stesso delimitato dai segnali cardinali) - 4) segnali di
acque sicure (indicano punti circondati da acque profonde) - 5) segnali
speciali (segnali di separazione del traffico, segnali di fondo sporco, segnali
di esercitazioni militari, segnali che indicano la presenza di cavi o
condutture sottomarine, segnali che indicano zone riservate ad attività
sportive o ricreative.). (V. pag. 130).
Idrofono: negli ecoscandagli è il ricevitore di eco creato da
un generatore di suoni o ultrasuoni (v. ecoscandaglio).
Idrovolante: velivolo atto a decollare dall'acqua e capace di
ammarare grazie alla forma a scafo della fusoliera (idrovolante a scafo
centrale) o alla presenza di uno o più galleggianti. Di notte mostra gli stessi
fanali obbligatori per la navigazione marittima. Di notte non mostra alcun
segnale.
Igrometro: strumento per la misura dell'umidità assoluta e
relativa dell'aria. Gli igrometri sono di differenti tipi a seconda del
trasduttore utilizzato per rivelare il vapor d'acqua atmosferico e permetterne
la misura quantitativa come umidità.
Igroscopio: apparecchio indicatore delle variazioni di umidità
dell'aria. Ve ne sono di svariati tipi, generalmente basati sulla proprietà di
alcune sostanze igroscopiche (capelli, membrane organiche, lamine di corno,
ecc.) di accorciarsi o di allungarsi assorbendo l'umidità. In altri tipi si
usano sostanze chimiche che hanno la caratteristica di cambiare colore al
variare dell'umidità dell'ambiente come per esempio il cloruro di cobalto che,
assorbendo vapore acqueo, varia gradatamente il suo colore da azzurro a rosa.
I.I.M.M.: v. Istituto Idrografico della Marina Militare.
Imbarcazione: unità avente lunghezza f.t. superiore a 10 metri
e fino ad un massimo 24 metri.
Imbragare: legare un oggetto con funi.
Immersione: distanza verticale, misurata a metà della
lunghezza, tra il piano di galleggiamento di pieno carico e la faccia inferiore
della chiglia.
Impavesata: nella costruzione navale, parte della murata che
sporge sopra coperta in funzione di parapetto.
Impiombare: unire due cavi tra loro, per una delle due
estremità, intrecciandone i trefoli.
Impavesare: 1) munire una nave di pareti di difesa. 2) Munire
una nave di pavese.
Incaglio (incagliarsi): toccare il fondo con la chiglia,
arenarsi.
Incattivire: 1) impigliarsi di un cavo. 2) Riferito all'ancora
quando essa resta impigliata col suo cavo o catena.
Incazzottare: piegare una bandiera con la sua sagola, in modo
tale che si spieghi di colpo se si tira la sagola stessa.
Incendio: l'incendio consiste in una combustione non
controllabile dall'uomo. Perché questo avvenga sono necessari tre elementi
fondamentali: il combustibile (si tratta di materiali solidi, liquidi o
gassosi: legno, carta, benzina, metano, ecc.) - il comburente (l'ossigeno che
costituisce circa il 21% dei gas contenuti nell'aria - perché il fuoco si
sviluppi e si mantenga è necessario che la sua percentuale non scenda al
disotto del 16%) - il calore: necessario sia per l'innesco del fuoco sia per
sostenerlo (fiammifero, corto circuito, fulmine ecc.). Questi tre elementi,
indispensabili per l'inizio e il sostentamento di un incendio, formano un
triangolo detto "il triangolo del fuoco": rimuovendo uno dei lati del triangolo
si previene (o si spegne) l'incendio.
Induzione (elettromagnetica): l'induzione elettromagnetica
consiste nel prodursi di una forza elettromotrice indotta in un circuito, detto
indotto, che venga immerso nel flusso variabile di un campo magnetico. Nella
bobina tale fenomeno è generato da due avvolgimenti contenuti nel suo interno:
il risultato è che la corrente viene trasformata da bassa ad alta tensione.
Ingavonare: sbandare di una nave tanto che l'acqua arriva al
trincarino.
Iniettori: costituiscono l'organo dell'apparato di
alimentazione a iniezione, attraverso il quale il gasolio viene polverizzato e
immesso, da solo o con un piccolo getto d'aria o di gas incombusti, nella
camera di combustione dei cilindri.
Insenatura: la curva a forma di seno che fa il mare, un lago o
un fiume avanzandosi entro terra.
Interruttore di minima: regolatore elettromagnetico, collocato
tra la batteria e la dinamo, che impedisce alla corrente accumulata nella
batteria di scaricarsi sulla dinamo a motore spento o al minimo.
Invertitore: dispositivo a ingranaggi atto a cambiare il senso
di rotazione della linea d’asse (e quindi dell’elica) o ad arrestarla.
Isobara: linea immaginaria, tracciata sulle carte sinottiche
del tempo, che unisce tutti i punti aventi uguale pressione atmosferica. Le
isobare sono segnate con una progressione in millibar di 4 in 4 (es.1000 / 1004
/ 1008 ecc.). Ne consegue che più le isobare sono ravvicinate tra loro maggiore
sarà l’intensità del vento poiché vengono a contatto masse d’aria aventi
pressione e temperature diverse che originano appunto i venti.
Isobata: v. linea batimetrica.
Isogono: che ha angoli uguali. In riferimento alla proiezione
di Mercatore significa che gli angoli formati sulla carta sono uguali a quelli
corrispondenti sulla superficie terrestre.
Issare: alzare con un cavo, sollevare.
Istituto Idrografico della Marina Militare (I .I.M.M.): è
l’organo cartografico dello Stato italiano con sede a Genova e dipendente dallo
Stato Maggiore della Marina. È l'Ente preposto essenzialmente alla produzione
di cartografia nautica e di pubblicazioni ufficiali connesse con navigazione
marittima allo scopo di garantirne la sicurezza. Raccoglie, valuta, elabora e
diffonde informazioni di carattere nautico attraverso i portolani, l'elenco dei
fari, i radioservizi per la navigazione e i fascicoli riguardanti gli avvisi ai
naviganti.
Kilowatt: misura
della potenza corrispondente a 1.000 Wat. kW= 1,36 cv. Kn: v. nodo.
Kremer Gerhard: v. Mercatore. Kts: v. nodo. L l=lambda:
undicesima lettera dell'alfabeto greco con la quale si indica la longitudine.
Lacustre: di un lago o dei laghi; che sta e vive nei laghi o
intorno ad essi; che serve per la navigazione sui laghi.
Larghezza dello scafo: si intende la larghezza massima dello
scafo misurata fuori fasciame.
Latitudine (j=fi): insieme alla longitudine una delle due
coordinate geografiche. È l'arco di meridiano compreso tra l'equatore ed il
parallelo passante per il punto preso in considerazione. La si può definire
anche come la distanza angolare di un punto dall’equatore. La si misura in
gradi, primi e secondi partendo dall’equatore: da 0° a 90° verso nord e da 0° a
90° verso sud; latitudine nord ha segno +, latitudine sud ha segno -. I punti
situati sull’equatore hanno latitudine 0°; la latitudine del polo nord è 90°
Nord; la latitudine del polo sud è 90° Sud.
Latitudine crescente: la proiezione di Mercatore si dice che è
"a scala variabile" o "a latitudini crescenti" in quanto, diventando i
meridiani paralleli tra loro, si ottiene una dilatazione longitudinale della
carta con conseguente deformazione angolare. Per ovviare a tale alterazione
Mercatore ha dilatato la carta, mediante calcoli matematici, anche nel senso
della latitudine. Il risultato è che la lunghezza grafica di uno stesso arco di
meridiano aumenta con l’aumentare della latitudine.
Ldr: v. deriva.
Levante: 1) vento proveniente da Est, 90° rispetto al Nord. 2)
il termine "levante" è usato anche per indicare genericamente l'Est o
l'oriente.
Levare (l'ancora): v. spedare.
Libeccio: vento proveniente da Sud-Ovest, 225° rispetto al
Nord.
Libro dei fari: v. "Elenco dei fari e dei segnali da nebbia".
Licenza di navigazione: documento rilasciato da un Ufficio
Marittimo o dalla M.C.T.C sul quale vengono iscritte le caratteristiche
tecniche dell’imbarcazione nonché i suoi requisiti amministrativi. (v. pag. 15,
punto 15).
Lido: lembo di terra a contatto con il mare; spiaggia
sabbiosa. Il lido del mare appartiene allo Stato e fa parte del demanio
marittimo a cui spetta anche la proprietà delle costruzioni e delle altre opere
che esistono sul lido. Il demanio marittimo può concedere a privati l'uso
temporaneo del lido marittimo, contro il pagamento di un canone.
Linea batimetrica (o isobata): linea immaginaria, tracciata
anche sulla carta nautica, che unisce tutti i punti di fondale avente uguale
profondità.
Linea demaniale: v. demanio.
Linea (d'asse): albero di trasmissione che trasferisce il moto
dal motore entrobordo all’elica. È dotata di una guarnizione chiamata
premistoppa che impedisce infiltrazioni d’acqua nel punto in cui essa
attraversa lo scafo.
Linea (di base): linea di color magenta tracciata sulla carta
nautica che congiunge due punti della costa racchiudendo una zona di mare. In
presenza di queste linee le acque comprese tra le linee stesse e la costa si
definiscono acque interne, mentre sono acque territoriali quelle tra la linea
di base fino 12 miglia dalla stessa.
Linea (di fede): si tratta di una linea realizzata nella parte
interna del mortaio della bussola che concretizza l’asse longitudinale
dell’imbarcazione. I gradi che si leggono in corrispondenza della linea di fede
rappresentano la prora bussola dell’imbarcazione, cioè l’angolo formato tra la
direzione del nord bussola e la direzione dell'asse longitudinale
dell’imbarcazione.
Linea ( di forza magnetica): una delle infinite linee lungo le
quali agisce il campo magnetico: in un campo magnetico le linee di forza
magnetiche escono dal polo magnetico Nord per entrare nel polo magnetico Sud.
Ora, poiché il "fittizio magnete" collocato all'interno della Terra ha la sua
polarità negativa nel polo terrestre Nord e quella positiva nel polo terrestre
Sud, le linee magnetiche terrestri escono dal polo terrestre Sud per entrare in
quello Nord.
Linea (di galleggiamento): linea orizzontale che separa
l’opera viva dall’opera morta.
Liquido (nella bussola magnetica): è contenuto all’interno del
mortaio. É costituito generalmente da una miscela di acqua distillata (80%) e
alcool puro (20%); quest’ultimo miscelato per le sue proprietà anticongelanti.
La funzione del liquido è duplice: smorzare i moti oscillatori (dovuti al
rollio e al beccheggio) e ridurre il peso della rosa dei venti sulla punta di
sospensione.
Litorale: che è lungo il lido; bassa zona costiera, spiaggia.
Il litorale dello Stato Italiano è diviso in zone marittime, le zone sono
divise in compartimenti e questi in circondari. (V. Autorità Marittima).
Livello del mare: sulla carta in proiezione di Mercatore è
indicato il livello medio delle basse maree sigiziali, ossia il livello medio
delle basse maree più basse (basse maree di plenilunio e di novilunio).
Locale motore: ambiente in cui è collocato il motore
entrobordo o entrofuoribordo.
Locamare: v. Autorità Marittima.
Log: v. contamiglia.
Longitudine (l=lambda): insieme alla latitudine una delle due
coordinate geografiche. È l'arco di equatore compreso tra il meridiano di
Greenwich e il meridiano passante per il punto preso in considerazione. La si
può definire anche come la distanza angolare di un punto dal meridiano di
Greenwich. La si misura in gradi, primi e secondi partendo dal meridiano di
Greenwich: da 0° a 180° verso est e da 0° a 180° verso ovest; longitudine est
ha segno +, longitudine ovest ha segno -. I punti situati sul meridiano di
Greenwich hanno longitudine 0°; i punti situati sul suo antimeridiano hanno
longitudine 180°.
Losca: apertura praticata sotto la volta per il passaggio
dell'asta del timone.
Lossodromia: linea a spirale asintotica (che si approssima
indefinitamente ai poli senza mai raggiungerli) che taglia tutti i meridiani
sotto lo stesso angolo. Il percorso lossodromico non è il più breve, ma è
l'unico che permette di mantenere l'angolo di rotta costante.
Lsc: v. scarroccio.
Lubrificazione (di un motore marino): nei motori a due tempi
la lubrificazione dei cilindri è assicurata dall’olio miscelato con la benzina.
Nei motori a quattro tempi una pompa immersa nell’olio contenuto nella coppa lo
aspira e lo invia all’interno dell’albero motore, lubrificando le bronzine e la
biella, attraverso la quale arriva poi al pistone e al cilindro; l’olio in
esubero rientra nella coppe grazie alle fasce raschia olio. La lubrificazione
dei bilancieri, dello stelo e delle molle delle valvole è assicurata da un
passaggio ottenuto nel monoblocco e nella testa.
Luce (del motore a due tempi): feritoia praticata sul cilindro
che viene aperta e chiusa durante la corsa ascendente e discendente del pistone
stesso. Luce di aspirazione (mette in comunicazione il carburatore col carter),
luce di immissione (permette alla miscela contenuta nel carter di entrare nel
cilindro), luce di scarico (attraverso la quale i gas combusti escono
nell’atmosfera).
Lunghezza (dell'onda): distanza tra due creste successive
dell'onda.
Lunghezza di rimorchio: per lunghezza di rimorchio si intende
la lunghezza dall'estremità poppiera della nave che rimorchia fino
all'estremità dell'ultimo oggetto rimorchiato.
Lunghezza massima fuori tutta (f.t.): lunghezza massima dello
scafo (cioè del corpo dell’imbarcazione) misurata fra i punti estremi della
prua e della poppa, escluse le appendici.
Luogo di posizione: luogo geometrico dei punti che godono
tutti di una determinata proprietà accertabile mediante appropriate misure.
Sono luoghi di posizione le linee batimetriche (tutti i punti determinanti una
batimetrica hanno la proprietà di congiungere fondali di uguale profondità), i
rilevamenti (tutti i punti determinanti un rilevamento hanno la proprietà di
osservare un oggetto sotto la stessa angolazione) ecc. Con due luoghi di
posizione è possibile stabilire il punto nave.
M M: miglio nautico
(anche mg).
Madiere: porzione inferiore della costola a cavallo della
chiglia.
Maestrale: vento proveniente da Nord-Ovest, 315° rispetto al
Nord.
Magenta: sfumatura di rosso molto acceso: è il colore delle
linee di base.
Magistrato del Po: è l’Ente preposto a sovrintendere alle
problematiche idriche del fiume Po, in particolare a monitorare il livello
delle acque e a difendere i centri abitati dalle piene, mediante argini e altri
sistemi di contenimento.
Magnete (o calamita): corpo in grado di esercitare azioni
attrattive e repulsive in presenza di altri magneti e di attirare a sé
pezzettini di ferro.
Magneti (compensatori): magneti collocati all'interno della
bussola o nella chiesuola delle grandi bussole, agendo sui quali il tecnico
compensatore riesce a ridurre la deviazione magnetica.
Magnetismo: il magnetismo è la proprietà, di cui sono dotati
alcuni corpi (magneti o calamite), di attirare oggetti ferrosi.
Magnetismo (di bordo): è il campo magnetico di un'imbarcazione
causato dalle masse ferrose e dalle apparecchiature elettriche che si trovano a
bordo. Per questo motivo gli aghi della bussola non si orientano più verso la
direzione del nord magnetico poiché il loro percorso viene appunto deviato da
queste masse ferrose. Gli aghi magnetici assumono allora un’altra direzione che
conduce ad un punto chiamato nord bussola (Nb).
Magnetismo (terrestre): è il campo magnetico causato dalle
proprietà di attrazione della Terra. Si immagini che al centro della Terra sia
posizionato un magnete di dimensioni più piccole di quelle del nostro pianeta,
inclinato di circa 11° rispetto all’asse di rotazione terrestre ed avente la
sua polarità sud nell’emisfero settentrionale e quella nord nell’emisfero
meridionale.
Manovra: il complesso delle operazioni per spostare, fermare o
mettere in movimento una nave. Durante la navigazione deve essere sempre
presente un appropriato servizio di vedetta e si deve sempre mantenere una
velocità di sicurezza che permetta, in qualsiasi situazione, di avere il tempo
per la manovra da compiere o per fermare l'unità a seconda delle circostanze
che si presentano di volta in volta. Si deve accertare con ampio margine di
tempo un eventuale rischio di collisione e, in caso di dubbio, lo si deve dare
per certo. La manovra deve essere eseguita con decisione e non deve dare adito
a dubbi da parte della nave che si sta incrociando.
Manovrare: effettuare una manovra. Marca di bordo libero:
segno di riferimento che indica il livello massimo di immersione dello scafo
nel rispetto delle condizioni di sicurezza previste dal costruttore.
Marcatura CE: la direttiva CE classifica le unità da diporto
secondo un nuovo criterio: “categoria A” (abilitate alla navigazione senza
alcun limite dalla costa); “categoria B” (abilitate alla navigazione con vento
fino a forza 8 e onde di altezza significativa fino a 4 metri - mare agitato
-); “categoria C” (abilitate alla navigazione con vento fino a forza 6 e onde
di altezza significativa fino a 2 metri - mare molto mosso -); “categoria D”
(abilitate alla navigazione in acque protette con vento fino a forza 4 e onde
di altezza significativa fino a 0,50 metri).
Marea: oscillazione del livello del mare causata
dall'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna. La deformazione
periodica e regolare della massa acquea si manifesta con il ripetersi,
nell'arco di 24h50', (giorno lunare medio) di due innalzamenti (flusso o alta
marea) e due abbassamenti (riflusso o bassa marea). All'alternarsi dei due
flussi e dei due riflussi si generano due correnti di senso opposto (correnti
di marea). Le maree possono considerarsi come onde estese (onde di marea) con
periodo di 12h25' e lunghezza pari a circa una semicirconferenza terrestre.
L'altezza dell'onda di marea è data dal dislivello tra alta e bassa marea: è
massima quando Terra, Luna e Sole sono allineati, sia in congiunzione sia in
opposizione (sizigie); è minima quando la Luna si trova a 90° con
l'allineamento Terra-Sole (quadratura).
Marina: 1) tratto di mare vicino alla terra e anche zona di
terra confinante col mare;fascia costiera, litorale. 2) Tutto l'insieme delle
navi e di quanto è necessario alla navigazione; l'insieme dei naviganti e dei
marinai.
Marinaio: chi è addetto al servizio o al governo di una nave.
Marinaio semplice è quello che non ha alcun grado. marinaio d'alto bordo è
quello che naviga di solito su navi di linea; marinaio di cabotaggio, quello
delle navi mercantili o adibite a piccoli viaggi.
Marinaresco: tutto ciò che si riferisce ai marinai.
Marinaro: relativo al mare. Marittimo.
Marittimo: 1) che è vicino al mare, che riguarda il mare, che
si svolge sul mare. 2) Chi lavora in mare, chi lavora nella marina mercantile.
Maroso: alta e violenta ondata del mare in tempesta.
Marra: ciascuno dei bracci ricurvi dell'ancora che si
dipartono dall’estremità inferiore del fuso.
Mascone: parte esterna dello scafo a dritta (mascone di
dritta) e a sinistra (mascone di sinistra) che collega la prua al traverso.
“Prendere il mare al mascone”: con mare formato è così possibile rendere minime
le sollecitazioni alle quali l'unità viene sottoposta. (v. pag. 50, punto 79).
MAYDAY: segnale di richiesta di soccorso in radiotelefonia
(VHF) che si lancia solo quando vi è pericolo per la vita umana in mare. Si
pronuncia medè, è l’anglicizzazione del verbo francese m’aidez e, in tutto il
mondo, significa "aiuto". In caso di Mayday tutte le navi in zona sono
obbligate ad intervenire in soccorso, possibilmente coordinate dalla
Capitaneria. Non si è tenuti a prestare soccorso solo se, così facendo, si
mettesse in pericolo l'incolumità dei propri passeggeri, del proprio equipaggio
e quella della propria unità, ma bisogna ugualmente prodigarsi, in qualsiasi
modo, per aiutare chi lancia questo segnale. Chi lancia un Mayday è però tenuto
a rifondere le spese di chi viene in soccorso.
Mb: v. millibar. M.C.T.C. (Motorizzazione Civile e Trasporti
in Concessione): v. Motorizzazione Civile.
Meda: segnalamento ottico diurno. Costruzione fissa o
galleggiante di solito in ferro o muratura a forma di piramide, traliccio,
pilastro, asta ecc. posta vicino alla costa per segnalare pericoli e spesso
sormontata da un fanale. Spesso individuano allineamenti.
Mega Hertz (MHz): un milione di hertz. (V. hertz).
Mercatore: nome italianizzato di Gerhard Kremer: geografo
fiammingo (1512-1594). Promosse una profonda innovazione della rappresentazione
cartografica, adottando per primo procedimenti scientifico-matematici al posto
di quelli empirici fino allora usati. Nel grande mappamondo in 18 fogli del
1569 applicò la proiezione cilindrica isogona a latitudini crescenti
(proiezione di Mercatore). (V. proiezione di Mercatore).
Meridiano: uno degli infiniti semicircoli massimi passanti per
i poli (la metà di un circolo meridiano). I principali sono 360 (uno per ogni
grado dell’angolo giro). Ogni meridiano interseca perpendicolarmente
l’equatore.
Meridiano (di Greenwich): meridiano di riferimento o primo
meridiano, passante per Greenwich, località situata nei pressi di Londra.
Meridiano (magnetico): uno degli infiniti semicircoli massimi
passante per i poli magnetici.
Messaggio di sicurezza: v. Chiamata (VHF messaggio di
sicurezza).
Messaggio di soccorso: v. Chiamata (VHF di soccorso).
Messaggio di urgenza: v. Chiamata (VHF messaggio di urgenza).
Metanodotto: gasdotto per il trasporto di metano. Nelle carte
nautiche i metanodotti sono indicati da una particolare simbologia descritta
sulla carta nautica n. 1111.
Meteomar: v. bollettino meteomar.
Mezza quarta (o quartina): settore della rosa dei venti
corrispondente a 5°,625. V. anche "quarta" e "mezzi venti".
Mezzo di governo ausiliario: attrezzo improvvisato per
governare l'unità in caso di avaria al timone. Potrebbe essere un remo, una
pagaia, un secchio ecc..
Meteorologia: scienza che studia l'atmosfera terrestre, le sue
proprietà e i fenomeni che in essa avvengono. Si distinguono: una meteorologia
scientifica rivolta allo studio delle leggi fisiche dei fenomeni atmosferici;
una meteorologia strumentale che si occupa degli strumenti usati per le
misurazioni meteorologiche; una meteorologia sinottica che si occupa dello
studio delle condizioni del tempo su una data zona e in un certo momento, allo
scopo di trarne dati per la previsione del tempo. Si distinguono inoltre una
meteorologia statica e una meteorologia dinamica: la prima comprende lo studio
dell'atmosfera (composizione e pressione atmosferiche, temperatura, umidità,
nebbie, nubi, precipitazioni), la seconda tratta i movimenti dell'aria (venti,
cicloni, temporali ecc.). Lo studio dei fenomeni dell'atmosfera ha come
risultato anche la previsione del tempo. Il progresso della fisica
dell'atmosfera e lo sviluppo dei calcolatori elettronici e dei satelliti
meteorologici consentono di realizzare previsioni per periodi abbastanza
lunghi.
Mezzo di salvataggio: una delle attrezzature individuali e
collettive atte a salvaguardare la vita umana in mare in caso di naufragio o di
caduta di uomo in mare. "Devono essere sufficienti per il numero delle persone
presenti a bordo, compreso l'equipaggio e sistemati in modo che, nella manovra
di messa a mare, non vi siano impedimenti per il loro libero galleggiamento."
(v. pagg. 12-13).
Mezzo di svuotamento: apparecchiatura o attrezzo che consente
di aspirare l'acqua o altri liquidi depositatisi in sentina (v. "pompa di
sentina" e "sassola").
Mezzogiorno (o Ostro): 1) vento proveniente da Sud, 180°
rispetto al Nord. 2) In astronomia l'istante in cui il sole si trova a passare
per il punto più alto dell'orizzonte che corrisponde alle ore 1200.
Mezzo marinaio: asta con puntale e uncini nei due sensi usata
per l'attracco delle imbarcazioni.
Mezzo vento: settore della rosa dei venti corrispondente a
22°,5. V. anche "quarta" e "mezza quarta".
MHz: v. Mega Hertz.
Mg: miglio nautico (anche M).
Miglio nautico (M o mg): è l’unità di misura delle distanze in
mare; corrisponde a un primo di grado (1’ è uguale alla sessantesima parte di
1°) ed equivale a 1.852 metri. Per determinare tale misura si è proceduto come
segue: la circonferenza terrestre (circolo massimo) ha una lunghezza di 40.000
Km; 40.000 Km corrispondono a 40.000.000 di metri; 40.000.000 : 360 ("360" sono
i gradi in un angolo giro) è uguale a 111.111 metri; 111.111 : 60 ("60" sono i
primi in un grado) è uguale a 1851,85 metri, arrotondato a 1852. Ecco perché 1
miglio nautico corrisponde a 1’. Lo strumento che misura le miglia compiute da
un’imbarcazione si chiama contamiglia o Log.
Millibar (mb): sottomultiplo dell'unità di misura della
pressione (simbolo mb), pari a 1/1000 di bar; molto usata in meteorologia,
nonostante l'unità di misura ufficiale della pressione sia divenuto il pascal.
Minimo governabile: velocità di un'imbarcazione al di sotto
della quale non si riuscirebbe a governare.
Miscela (aria benzina nel motore a scoppio): si tratta di una
miscela costituita da circa 18 parti di aria e 1 di benzina, preparata dal
carburatore e destinata ad essere immessa nei cilindri.
Mollare: sciogliere o allentare un cavo o una cima.
Mollare (in bando): abbandonare del tutto un cavo o una cima.
In senso figurato disiniteressarsi.
Molo: opera portuale di protezione al moto ondoso attrezzata
per l'ormeggio delle imbarcazioni.
Monoblocco (del motore - o basamento): parte centrale del
motore nella quale sono ricavati (in genere per fusione diretta) i cilindri, le
intercapedini per l’acqua di raffreddamento, i condotti per la lubrificazione,
l’albero motore. È inoltre dotato di supporti ai quali vengono affissi elementi
ausiliari (bobina, spinterogeno, motorino di avviamento, pompa di alimentazione
ecc.).
Mordere (dell'ancora): si dice quando l'ancora fa presa sul
fondale del mare (contrario di arare).
Morse: v. "alfabeto Morse".
Mortaio: contenitore amagnetico (bronzo, ottone, rame,
materiali plastici) di tutte le parti componenti la bussola.
Motolancia: imbarcazione a carena tonda dotata di motore
entrobordo usata soprattutto dalla Marina Militare.
Moto ondoso: movimento delle onde.
Motoscafo: unità munita di motore usata per diporto o per
competizioni sportive.
Motore (a due tempi): Nella fase di aspirazione aspira una
miscela di aria, benzina e olio: quest'ultimo serve per lubrificare le parti
meccaniche del motore. Il ciclo di funzionamento si compie in due corse del
pistone (le fasi sono sempre quattro) a cui corrisponde un giro dell’albero
motore. Il motore a due tempi si differenzia da quello a quattro tempi perché
mancano gli organi di lubrificazione e di distribuzione. Inoltre non ha valvole
e in luogo di queste vi sono 3 feritoie (luci) praticate sul cilindro che
vengono aperte e chiuse durante la corsa ascendente e discendente del pistone
stesso. Luce di aspirazione (mette in comunicazione il carburatore col carter),
luce di immissione (permette alla miscela contenuta nel carter di entrare nel
cilindro), luce di scarico (attraverso la quale i gas combusti escono
nell’atmosfera).
Motore (a iniezione diretta): nei motori ad iniezione diretta
una pompa di alimentazione aspira il gasolio dal serbatoio e lo invia alla
pompa di iniezione la quale, a sua volta, lo immette a forte pressione (180-250
atmosfere) negli iniettori; questi, dopo averlo polverizzato, lo iniettano
nella camera di combustione.
Motore (a iniezione indiretta): nei motori ad iniezione
indiretta il gasolio viene iniettato non direttamente nella camera di
combustione, ma in una precamera di riscaldamento: si tratta generalmente di
motori di piccole dimensioni nei quali la pressione del gasolio immesso non
supera generalmente le 100 atmosfere. Anche la pressione alla quale l’aria è
sottoposta è inferiore a quella di un motore a iniezione diretta ed, essendo
per questo motivo difficoltosa la partenza a freddo, è posta nella precamera
una candeletta elettrica che ha la funzione di portare a temperatura adatta
l’aria.
Motore (a quattro tempi): Nella fase di aspirazione aspira, se
a benzina, una miscela di aria e benzina, se a gasolio solo aria. La
lubrificazione del motore è assicurata dal prelievo di olio dal carter da parte
di una pompa Indipendentemente dal fatto che siano a benzina o diesel, il ciclo
di funzionamento si compie in quattro corse del pistone (fasi) a cui
corrispondono due giri dell’albero motore. Ha valvole per l'aspirazione e lo
scarico.
Motore (a scoppio): il ciclo di funzionamento dei motori a
scoppio si svolge in quattro fasi successive: aspirazione, compressione,
scoppio e scarico. Se l'intero ciclo di funzionamento è realizzato in due giri
dell'albero motore, cioè in quattro corse dello stantuffo, si ha il motore a
quattro tempi (aspirazione, compressione, scoppio, scarico), se è realizzato in
un solo giro dell'albero motore, cioè in due corse dello stantuffo, si ha il
motore a due tempi (compressione-aspirazione, scoppio-scarico).
Motore (Diesel): il ciclo di funzionamento dei motori diesel
si svolge in quattro fasi successive: aspirazione, compressione, combustione e
scarico. Se l'intero ciclo di funzionamento è realizzato in due giri
dell'albero motore, cioè in quattro corse dello stantuffo, si ha il motore a
quattro tempi (aspirazione, compressione, combustione, scarico), se è
realizzato in un solo giro dell'albero motore, cioè in due corse dello
stantuffo, si ha il motore a due tempi (compressione-aspirazione,
combustione-scarico).
Motore entrobordo: motore installato internamente allo scafo
insieme agli organi di trasmissione (ad esclusione del tratto terminale
dell’asse su cui è fissata l’elica - linea d'asse).
Motore entrofuoribordo: è costituito da un motore entrobordo
accoppiato ad un piede fuoribordo (piede poppiero) in cui è posta parte degli
organi di trasmissione.
Motore fuoribordo: motore installato esternamente allo scafo
(applicato allo specchio di poppa).
Moto retrogrado: retromarcia.
Motorino d'avviamento: meccanismo elettrico, che riceve
corrente dalla batteria, per l'avviamento del motore a scoppio.
Motorizzazione Civile (MCTC -Motorizzazione Civile e Trasporti in
Concessione): organo con funzioni di vigilanza e controllo su
attività di carattere tecnico, organizzativo, amministrativo e giuridico
inerenti all'impiego dei veicoli a motore.
Motoscafo: unità veloce di limitato dislocamento, dotata di
uno o più motori che, nei motoscafi di piccole e medie dimensioni, possono
essere sistemati fuoribordo o entrobordo, mentre nei grandi motoscafi da
crociera (detti anche cruisers) sono esclusivamente entrobordo.
Motoveliero: unità a propulsione meccanica e velica in cui il
rapporto tra la superficie velica spiegata (con esclusione dello spinnaker) e
la potenza del motore in cv sia uguale o superiore a 1, ma non superiore a 2. 1
cv = 0,73 kW. Ne consegue che 1 kW = 1,36 cv.
Natante: unità avente
lunghezza f.t. non superiore a 10 metri.
Nautofono: particolare tipo di segnalamento acustico usato in
caso di visibilità assai ridotta, sia da terra sia tra navi in mare; è
costituito essenzialmente da una membrana che vibra fra i poli di un
elettromagnete posto sul fondo di una tromba amplificatrice di grandi
dimensioni. Il suono può essere udito fino a cinque miglia di distanza.
Nave: 1) per la normativa italiana è un'unità avente lunghezza
f.t. superiore a 24 metri. 2) per la legislazione internazionale si intende
ogni tipo di costruzione, compresi gli hovercraft e gli idrovolanti, usata come
mezzo di trasporto sull’acqua.
Nave (a cuscino d'aria): v. hovercraft.
Nave (a propulsione meccanica): qualsiasi nave mossa da
macchine. Di notte mostra due fanali laterali, il fanale di poppavia, il fanale
di testa d’albero. Se la nave ha lunghezza uguale o superiore a 50 metri,
mostra un secondo fanale di testa d’albero, a poppavia del primo, più in alto,
rispetto al primo, di almeno 4,5 metri. Di giorno non mostra alcun segnale.
Nave (a vela): qualsiasi nave che navighi con le sole vele
indipendentemente dal fatto che sia dotata o no di motore. Di notte mostra due
fanali laterali e il fanale di poppavia. La nave a vela può mostrare due fanali
facoltativi (360°) collocati nella parte superiore dell’albero in linea
verticale, uno al disotto dell’altro, di cui quello superiore a luce rossa,
quello inferiore a luce verde. Nel momento in cui una nave a vela accende il
motore diventa a tutti gli effetti una nave a propulsione meccanica e, in
questo caso deve esporre un cono nero con la punta rivolta verso il basso.
Nave (alla fonda): qualsiasi nave ancorata. Di notte tutte le
navi alla fonda mostrano un fanale bianco (360°), chiamato “fanale di fonda”, a
prua. Se la nave ha lunghezza uguale o superiore a 50 metri, mostra un secondo
fanale di fonda, a poppavia del primo, più in basso, rispetto al primo, di
almeno 4,5 metri. Fa eccezione la draga che, quando è alla fonda, anziché
mostrare questi fanali mostra i fanali delle navi con manovrabilità limitata.
Nave (che draga): nave attrezzata con una macchina escavatrice per asportare
sabbia, ghiaia o detriti da un fondo subacqueo. Di notte mostra i fanali
laterali, il fanale di testa d'albero, il fanale di coronamento, i fanali di
nave con manovrabilità limitata (v.). Due fanali rossi (360°) disposti in linea
verticale uno al di sotto dell'altro per indicare il lato in cui si trova
l'ostruzione, due fanali verdi (360°) disposti in linea verticale uno al di
sotto dell'altro per indicare il lato in cui un'altra nave può passare. Di
giorno espone gli stessi segnali di una nave con manovrabilità limitata e
inoltre due palloni neri disposti in linea verticale uno al di sotto dell'altro
per indicare il lato in cui si trova l'ostruzione e due coni uniti per le punte
per indicare il lato in cui un'altra nave può passare. Se la draga è alla
fonda, anziché mostrare i fanali e i segnali di nave alla fonda, mostra i
fanali e i segnali delle navi che hanno manovrabilità limitata.
Nave (che draga mine): nave da guerra attrezzata per dragare
le mine o per fare esplodere sul posto quelle che non possono essere asportate.
Bisogna mantenere una distanza di 1.000 metri da una nave che sta svolgendo
tali operazioni. Di notte mostra i fanali laterali, il fanale di coronamento,
il fanale o i fanali di testa d’albero. Tre fanali a luce verde (360°) disposti
uno in cima all’albero prodiero e gli altri due all’estremità dei pennoncini
dello stesso. Di giorno espone tre palloni neri disposti come i fanali sopra
indicati.
Nave (che non governa): nave che non è in grado di governare
per allontanarsi dalla rotta di un'altra nave e quindi è impossibilitata a
darle la precedenza qualora se ne presenti la necessità. Di notte mostra i
fanali laterali, il fanale di poppavia due fanali a luce rossa (360°) disposti
in linea verticale uno al disotto dell’altro. Di giorno espone due palloni neri
disposti in linea verticale uno al disotto dell’altro.
Nave (che rimorchia): nave usata per rimorchiare le grandi
navi verso le acque di porti o canali. Di notte mostra i fanali laterali, il
fanale di poppavia, 1 fanale di testa d’albero a poppavia solo se la lunghezza
del rimorchiatore è uguale o superiore a 50 metri. Se la lunghezza del
rimorchiatore è inferiore a 50 metri, questo può mostrare il fanale di testa
d’albero a poppavia, ma non è obbligato a farlo. La nave che rimorchia deve
inoltre mostrare due fanali di testa d’albero disposti in linea verticale uno
al disotto dell’altro se la lunghezza di rimorchio è inferiore o uguale a 200
metri; tre fanali di testa d’albero disposti in linea verticale uno al disotto
dell’altro se la lunghezza di rimorchio è superiore a 200 metri; un fanale di
rimorchio a luce gialla (135°) disposto al disopra del fanale di poppavia. Di
giorno non espone alcun segnale se la lunghezza di rimorchio è inferiore o
uguale a 200 metri, mentre espone due coni uniti per le basi se la lunghezza di
rimorchio è superiore a 200 metri. Per lunghezza di rimorchio si intende la
lunghezza dall'estremità poppiera della nave che rimorchia fino all'estremità
dell'ultimo oggetto rimorchiato.
Nave (con difficoltà di manovra): qualsiasi nave che, a causa
del lavoro che sta svolgendo o a causa di guasti meccanici, presenta difficoltà
di manovra (nave che non governa, nave condizionata dalla propria immersione,
nave con manovrabilità limitata, nave da pesca, draga, dragamine).
Nave (con manovrabilità limitata): qualsiasi nave che, per la
natura del lavoro che sta svolgendo, ha limitate capacità di manovra (navi
oceanografiche, navi posacavi, navi impegnate in operazioni di rifornimento
ecc.). Di notte mostra i fanali laterali, il fanale di poppavia, il fanale o i
fanali di testa d’albero. Inoltre mostra tre fanali (360°) disposti in linea
verticale uno al disotto dell’altro: quello superiore e quello inferiore hanno
luce rossa, quello in mezzo ha luce bianca. Di giorno espone tre segnali
disposti in linea verticale uno al disotto dell’altro: quello superiore e
quello inferiore sono palloni neri, quello in mezzo è costituito da due coni
uniti per le basi.
Nave (condizionata dalla propria immersione): nave a
propulsione meccanica che a causa della sua grande immersione e della
limitatezza dei fondali può difficilmente allontanarsi dalla propria rotta per
dare la precedenza a un'altra nave qualora se ne presenti la necessità. Di
notte mostra i fanali laterali, il fanale di poppavia, il fanale o i fanali di
testa d’albero. Tre fanali a luce rossa (360°) disposti in linea verticale uno
al disotto dell’altro. Di giorno espone un cilindro nero.
Nave (da pesca): nave intenta a pescare con attrezzi che
riducono la sua capacità di manovra. Se il peschereccio sta effettuando pesca a
strascico di notte mostra i fanali laterali, il fanale di poppavia, 1 fanale di
testa d’albero a poppavia solo se la lunghezza del peschereccio è uguale o
superiore a 50 metri. Se la lunghezza del peschereccio è inferiore a 50 metri,
questo può mostrare il fanale di testa d’albero a poppavia, ma non è obbligato
a farlo, un fanale a luce verde (360°) al disopra di un fanale a luce bianca
(360°). Di giorno espone due coni uniti per le punte; se il peschereccio ha
lunghezza inferiore a 20 metri può mostrare una cesta. Se il peschereccio sta
effettuando pesca diversa da quella a strascico di notte mostra i fanali
laterali, il fanale di poppavia, (manca il fanale di testa d’albero a
poppavia). Un fanale a luce rossa (360°) al disopra di un fanale a luce bianca
(360°). Di giorno espone due coni uniti per le punte più un cono nero con la
punta rivolta verso l’alto, nella direzione dell’attrezzo, se questo supera i
150 metri di lunghezza.
Nave incagliata: nave che ha toccato il fondo con la chiglia,
che si è arenata. Di notte mostra il fanale o i fanali di nave alla fonda. Due
fanali a luce rossa (360°) disposti in linea verticale uno al disotto
dell’altro (come la nave che non governa). Di giorno espone tre palloni neri
disposti in linea verticale uno al disotto dell’altro.
Nave (pilota): nave in dotazione ai "Piloti del Porto". I
piloti vengono trasportati per mezzo di questa pilotina su navi che devono
entrare in porto e le conducono, data la loro esperienza della zona, scegliendo
la rotta più idonea. Di notte mostra i fanali laterali, il fanale di poppavia,
(manca il fanale di testa d’albero). Un fanale a luce bianca (360°) al disopra
di un fanale a luce rossa (360°). Di giorno non mostra alcun segnale.
Nave (raggiungente): nave che si appresta a superare un’altra
nave (nave raggiunta).
Nave (raggiunta): nave che sta per essere superata da un'altra
nave (nave raggiungente).
Navigare: percorrere una zona d'acqua su un'imbarcazione; in
senso più stretto viaggiare per mare su una nave. (V. problemi della
navigazione).
Navigare (alla cappa): navigare a minima velocità, in senso
contrario al moto delle onde, nel caso di mare molto grosso. In questo caso si
fila a prua un'ancora a paracadute per ammortizzare la spinta che il vento
esercita sull'imbarcazione.
Navigazione: l'arte di navigare.
Navigazione (da diporto): tipo di navigazione che esclude il
fine di lucro; la navigazione da diporto è quindi finalizzata esclusivamente a
scopi sportivi e ricreativi.
Navigazione (di cabotaggio): modo di navigare seguendo da
vicino la linea della costa. Piccolo cabotaggio è definito quello che si fa
navigando lungo la costa nell'ambito di un'estensione limitata; grande
cabotaggio è quello che si fa passando lungo un tratto assai vasto, ma sempre a
vista di terra. Da un punto di vista strettamente giuridico, la navigazione
costiera è quella che si effettua restando a una distanza non maggiore di 20
miglia dalla costa.
Navigazione piana: è la navigazione che si compie considerando
piana la superficie terrestre: comprende la navigazione costiera (in prossimità
della costa) e la navigazione stimata.
Navigazione stimata: si basa sulla stima dei dati forniti dai
seguenti strumenti di bordo: la bussola (per avere l’orientamento e per
stabilire delle direzioni) - il solcometro (per calcolare la velocità
dell’imbarcazione) - il contamiglia (per calcolare la distanza percorsa) -
l’orologio (per calcolare il tempo).
Nodo: legamento di una cima o di un cavo.
Nodo (kn - kts al plurale -): è l’unità di misura della
velocità in mare. 1 nodo = 1 mg/h (1 nodo è come dire 1 miglio all’ora). Lo
strumento che misura la velocità di un’imbarcazione si chiama solcometro.
Nord Bussola (NB): il punto in cui è concentrato il magnetismo
di bordo verso il quale si orientano gli aghi della bussola.
Nord geografico: v. Nord Vero.
Nord Magnetico (NM): il punto in cui è concentrato il
magnetismo terrestre nell'emisfero settentrionale verso il quale si orientano
gli aghi della bussola se non vi è magnetismo di bordo (d = 0). Il Nord
magnetico ha polarità negativa.
Nord Vero (NV) (o Nord geografico): il punto cardinale in cui
l'asse di rotazione della Terra tocca la superficie terrestre, dalla parte
dell'emisfero boreale: corrispondente approssimativamente alla posizione della
Stella polare. Detto anche "settentrione", "tramontana" o "mezzanotte" è
opposto al Sud o "mezzogiorno".
Novilunio: periodo della Luna nuova, durante il quale il
satellite rivolge alla Terra la faccia non illuminata dal Sole.
Numero (della carta nautica): viene riportato a grossi
caratteri in due angoli opposti della carta: in base al titolo e a questo
numero essa viene elencata nei cataloghi dell'Istituto editore.
Numero (delle pale dell'elica): il numero delle pale di
un'elica fa parte delle caratteristiche dell'elica (numero delle pale -
diametro - passo - senso di rotazione) e deve essere minimo due.
Oblò: ognuno dei
portelli circolari posti sulle murate per dar luce e aria ai locali interni.
Occidente: v. Ovest.
Occhio di cubìa: apertura circolare, praticata sulla fiancata
dello scafo, per il passaggio della catena dell'ancora.
Ombrinale: ciascuna delle bocche, ricavate nelle murate,
attraverso cui si scaricano le acque che si sono depositate sui ponti.
Onda: movimento oscillante della massa marina prodotto
dall'azione del vento, dalle maree, da perturbazioni atmosferiche violente ecc.
Le principali caratteristiche delle onde marine sono l'altezza, cioè il
dislivello tra il punto più alto (cresta) e il più basso (valle, ventre o
cavo), la lunghezza, cioè la distanza tra due creste successive, il periodo,
cioè il tempo intercorrente tra il passaggio di due creste successive per uno
stesso punto, la velocità di propagazione, ossia il rapporto tra la lunghezza e
il periodo.
Onda (di marea): onda estesa causata dalla marea con periodo
di 12h25' e lunghezza pari a circa una semicirconferenza terrestre. L'altezza
dell'onda di marea è data dal dislivello tra alta e bassa marea: è massima
quando Terra, Luna e Sole sono allineati, sia in congiunzione sia in
opposizione (sizigie); è minima quando la Luna si trova a 90° con
l'allineamento Terra-Sole (quadratura).
Onda lunga: moto ondoso caratterizzato da onde di notevole
sviluppo sia orizzontale che verticale, ma non frangenti.
Onde HF: v. HF (High Frequency).
Onde VHF: sigla dell'inglese Very High Frequency (frequenza
molto alta) che designa la banda delle onde metriche comprese nell'intervallo
di frequenze dai 30 ai 300 MHz (Mega Hertz). L’intervallo delle frequenze per
le comunicazioni in mare è compreso tra 156 e 174 MHz.
Opera morta (o vela): parte emersa dello scafo al di sopra
della linea di galleggiamento.
Opera viva: v. carena.
Ordinanze marittime: si tratta di disposizioni a carattere
locale, emanate dalle Autorità Marittime che hanno valore solo nel territorio
di competenza di ciascuna di esse e che disciplinano lo sci nautico, la pesca
subacquea, la pesca sportiva, la balneazione, gli sport acquatici ecc.
Ordinata (o costa): ciascuno degli elementi della struttura
trasversale concorrenti in misura determinante alla robustezza dello scafo.
L'ordinata sistemata in corrispondenza della sezione di massima larghezza si
presenta a forma di "U", quelle della prua e della poppa a forma di "V".
Organi di trasmissione del moto: Il motore trasmette l’energia
da lui generata all’elica mediante gli organi di trasmissione che sono:
l'invertitore, il riduttore, la linea d'asse.
Orientarsi: stabilire la posizione dei punti cardinali.
Oriente: v. Est.
Orizzonte: linea immaginaria che separa il cielo dalla terra o
dal mare. La distanza dell'orizzonte espressa in miglia è stabilita dalla
seguente relazione: nella quale "e" indica l'altezza in metri dell'occhio
dell'osservatore.
Ormeggiare: assicurare un'imbarcazione a punti fissi e solidi,
servendosi di cavi e catene in modo che né vento, né tempesta o altro abbia a
smuoverla dalla posizione in cui è stata lasciata.
Ormeggio: 1) l'insieme delle manovre e delle operazioni che si
effettuano per ormeggiare. 2) Ciascuno dei mezzi (cavo, catena, ecc.) usato per
ormeggiare una nave, un galleggiante, ecc.. 3) Il luogo stesso che si sceglie
per ormeggiare e il modo di ormeggiare.
Ormeggio (in andana): ormeggio costituito da una fila di navi
disposte fianco a fianco, perpendicolarmente alla banchina.
Orologio: è uno dei quattro strumenti necessari per compiere
la navigazione stimata (orologio - bussola - solcometro - contamiglia -) e
serve per calcolare il tempo della navigazione da effettuare. L'orologio può
servire anche per orientarsi in mancanza della bussola: infatti, la bisettrice
dell'angolo minore formato dalla lancetta delle ore e le ore 12 indica la
direzione del Sud. Il Nord sarà quindi dalla parte opposta. (V. pag. 116).
Ortodromia: arco di circolo massimo, inferiore a 180° che
unisce due punti sulla superficie terrestre. Il percorso ortodromico è il più
breve tra due punti, ma viene seguito raramente poiché è giustificato solo
nelle traversate oceaniche per una navigazione in direzione est - ovest o nord
- sud (e viceversa), in quanto taglia tutti i meridiani con angoli diversi.
Ossature: insieme delle strutture di sostegno di uno scafo.
Osteriggio: apertura quadrangolare sulla coperta per dare aria
e luce ai locali sosstostanti.
Ostro (o mezzogiorno): vento proveniente da Sud, 180° rispetto
al Nord.
Ovest: il punto cardinale corrispondente a quella parte
dell'orizzonte dove sembra tramontare il sole. Opposto a Est, è chiamato anche
ponente e occidente.
Pagaia: remo con una
pala larga e piatta che si manovra senza lo scalmo.
Pagaia doppia: pagaia con due pale, così da permettere al
rematore di vogare alternativamente ora sull'uno ora sull'altro lato
dell'imbarcazione.
Pagliolato: v. pagliolo.
Pagliolo (o pagliolato): piano fisso o amovibile che ricopre
la sentina.
Pala (del remo): parte terminale del remo che si immerge in
acqua.
Pala (del timone): la parte del timone che rende possibile
l'accostata. Ha forma di lastra piana girevole attorno ad un asse verticale
(asse di rotazione del timone).
Pale (dell'elica): elementi appiattiti che costituiscono la
parte operativa dell'elica. Il loro numero minimo deve essere di due.
PAN (Priority Advice Navigation): annuncio Prioritario per la
Navigazione. (V. Chiamata - VHF messaggio di urgenza).
Parabordo: ciascuno di quei ripari, di forma e materiale
diversi, con cui si proteggono i fianchi delle imbarcazioni dagli urti e dagli
strisciamenti; ve ne sono di fissi e mobili. Spesso sono sistemati anche lungo
le banchine.
Parallela a rulli: sorta di riga fornita di due rulli
sporgenti che le permettono di spostarsi parallelamente alla direzione
identificata sulla carta. Facendola scorrere fino alla rosa dei venti è
possibile leggere il valore di rotte, prore e rilevamenti.
Parallelo: uno degli infiniti circoli minori paralleli
all’equatore. I principali sono 178 (non come potrebbe sembrare 180 perché i
due paralleli estremi, passanti per i poli, sono punti e quindi non rispondono
più alla definizione di circoli).
Paramezzale: elemento di rinforzo estendentesi da prua a poppa
al di sopra dei madieri.
Paratia: ciascuno dei tramezzi verticali, in legno o lamiera,
che dividono in compartimenti lo spazio interno di uno scafo.
Parte maestra: parte dello scafo che collega la prua con la
poppa.
Passacavo: attrezzo sagomato, simile a un piccolo scalmo, in
cui vengono fatti scorrere cime o cavi.
Passamano: corrente orizzontale di materiale vario sorretto
dai candelieri che costituisce la battagliola.
Passerella: ponticello mobile che permette il transito tra
l'imbarcazione e la terra.
Passo (dell'elica): il passo dell'elica fa parte delle
caratteristiche dell'elica (passo - diametro - senso di rotazione - numero
delle pale). Si distinguono due passi dell’elica: il "passo teorico" (o passo
geometrico) che rappresenta la distanza di cui avanzerebbe l’elica in suo giro
completo (360°) se lavorasse in un corpo solido e il "passo effettivo" che
rappresenta la distanza di cui avanza l’elica in un suo giro completo (360°)
lavorando in un fluido. Ne consegue che il passo teorico è superiore a quello
effettivo (pensiamo a una vite che si avvita in un corpo solido anziché in un
liquido: la distanza che compie è superiore in un corpo solido). La differenza
tra passo teorico e passo effettivo si chiama regresso dell’elica.
Patente nautica: la cosiddetta “patente nautica” è in realtà
una “abilitazione al comando e alla condotta di unità da diporto”. La
responsabilità del comando comporta diritti, come l'obbedienza delle persone a
bordo agli ordini impartiti e doveri, come dover rispondere penalmente e
civilmente di eventuali errori o mancanze.
Patta: ciascuna delle punte dei bracci delle ancore.
Pavese: ornamento fatto con bandiere di colori diversi e di
varia grandezza, disposte lungo le fiancate e sugli alberi di una nave. Gala di
bandiere. (V. pag. 135 del libro di testo).
Pb: prora bussola.
Pennone: specie di antenna disposta a croce sugli alberi.
Periodo (dell'onda): il tempo intercorrente tra il passaggio
di due creste successive dell'onda per uno stesso punto.
Perturbazione: Nella meteorologia sinottica, fase di sviluppo
di una depressione ciclonica a cui sono associate condizioni di tempo nuvoloso
con piogge estese o temporali; è quindi sinonimo di tempo cattivo o comunque
instabile. Spesso però il termine si riferisce al passaggio di un fronte su una
determinata zona territoriale o regione geografica. I fenomeni meteorologici
associati a tale tipo di perturbazioni dipendono dalla natura del fronte, a
seconda che sia caldo, freddo, oppure occluso.
Perturbazioni traslatorie: agenti esterni che producono una
variazione della rotta: sostanzialmente si tratta di scarroccio e deriva.
Pescaggio: profondità della carena misurata dalla faccia
inferiore della parte più bassa della sottochiglia.
Pesca (a strascico): si tratta di pesca effettuata da un
peschereccio le cui reti toccano il fondo del mare.
Pesca (con sistemi diversi dalla pesca a strascico): si tratta
di pesca effettuata da un peschereccio le cui reti non toccano il fondo del
mare.
Pesca (sportiva): attività regolamentata dalle ordinanze
marittime.
Pesca (subacquea): attività regolamentata dalle ordinanze
marittime. (v. pag. 19, punto 23).
Peschereccio: v. nave da pesca.
Piano di galleggiamento: è il piano a cui appartiene la
superficie dell'acqua tranquilla in cui galleggia la nave. Il piano di
galleggiamento interseca la superficie esterna dello scafo nella linea di
galleggiamento.
Piano di navigazione: insieme di informazioni da comunicare,
prima di intraprendere una navigazione, all'Autorità Marittima. Consiste nel
trasmettere l’orario di partenza, la località di destinazione, la rotta da
seguire, la velocità stimata, l'orario presunto di arrivo, il colore
dell’unità, la sigla e il numero d’iscrizione se imbarcazione. Allo stesso
modo, una volta giunti a destinazione, si informerà l’Autorità Marittima del
proprio arrivo.
Piattaforma (petrolifera): struttura ad altissima tecnologia
che permette l'estrazione del petrolio dal fondo del mare. Sulla carta nautica
le piattaforme sono indicate da una particolare simbologia descritta sulla
carta nautica n. 1111.
Piede (poppiero del motore fuoribordo e entrofuoribordo): parte
inferiore e immersa del motore che contiene gli ingranaggi per la trasmissione
del moto all'elica (riduttore) e per l'inversione di marcia (invertitore).
Piede (della biella): parte superiore della biella.
Pilotina: v. nave pilota.
Pinna stabilizzatrice (nei motori fuoribordo): per diminuire
l'effetto sbandante dell'elica la si installa sotto il piede del motore
fuoribordo cosi che, come un piccolo timone, produce una spinta laterale in
senso opposto a quella che fa sbandare l'imbarcazione. (V. effetti sbandanti
dell'elica e del timone).
Pistone: organo cilindrico, cavo all’interno, che scorre
dall’alto al basso all’interno del cilindro (dal punto morto superiore - Pms -
al punto morto inferiore - Pmi -). La perfetta tenuta tra cilindro e pistone è
garantita da anelli (4 o 5) posti lateralmente ai pistoni, chiamati fasce
elastiche; le ultime due, collocate inferiormente al pistone, hanno la funzione
di raschiare l’olio in esubero e di riportarlo nella coppa (fasce raschiaolio).
Plancia: ponte di comando.
Plenilunio: la fase in cui la Luna ci appare con la faccia
illuminata.
Pm: prora magnetica.
PN: punto nave.
Polo (magnetico): uno dei due punti estremi di un magnete in
cui è concentrato il suo magnetismo. I poli magnetici sono di natura diversa e
vengono denominati NORD (positivo) e SUD ( negativo); poli dello stesso segno
si respingono, mentre poli di segno contrario si attirano.
Polo (magnetico terrestre): uno dei due punti in cui l’asse
del magnete fittizio che si immagina posizionato all'interno della Terra
incontra la superficie terrestre (polo nord e polo sud magnetici). Data
l’inclinazione dell’asse magnetico rispetto all’asse terrestre, i poli
magnetici non corrispondono con quelli geografici, ma distano da essi circa
2.000 Km (Polo N: lat.= 72°N long.= 96°W - Polo S: lat.= 71°S long.=150°E).
Polo (magnetico terrestre Nord): punto in cui il magnete
fittizio che si immagina posizionato all'interno della Terra, tocca la
superficie terrestre nell'emisfero nord.
Polo (magnetico terrestre Sud): punto in cui il magnete
fittizio che si immagina posizionato all'interno della Terra, tocca la
superficie terrestre nell'emisfero sud.
Polo (Nord - vero o geografico -): punto in cui l'asse di
rotazione della Terra incontra la superficie terrestre nell'emisfero
settentrionale.
Polo (Sud - vero o geografico -): punto in cui l'asse di
rotazione della Terra incontra la superficie terrestre nell'emisfero sud.
Polo ( vero o geografico): uno dei due in cui l’asse di
rotazione della Terra incontra la superficie terrestre (polo nord e polo sud).
Pompa (a membrana o pompa AC): pompa che aspira la benzina dal
serbatoio e la invia al carburatore.
Pompa (di alimentazione): nei motori diesel aspira il gasolio
dal serbatoio e lo invia alla pompa di iniezione la quale, a sua volta, lo
immette a forte pressione (180-250 atmosfere) negli iniettori.
Pompa (di iniezione): nei motori diesel immette a forte
pressione il gasolio il gasolio (180-250 atmosfere) negli iniettori.
Pompa (di sentina): mezzo meccanico o elettrico situato in
sentina che scarica liquidi di scolo fuoribordo.
Ponente: 1) vento proveniente da Ovest, 270° rispetto al Nord.
2) il termine "ponente" è usato anche per indicare genericamente l'Ovest o
l'occidente.
Pontato: di unità munita di ponte di coperta completo o
parziale.
Ponte: ciascuno dei piani orizzontali che dividono l'interno
di una nave.
Pontile: a) opera in legno, in ferro o in muratura che si
protende in mare per consentire l'attracco di navi o imbarcazioni; b) tavolato
costruito lungo la sponda di un fiume o la riva di un lago, per facilitare lo
sbarco o l'imbarco su natanti.
Poppa: parte posteriore dello scafo.
Poppavia: direzione verso la poppa di una nave.
Portata: a) peso complessivo trasportabile mantenendo
inalterate le condizioni di sicurezza previste dal costruttore; b) numero
massimo di passeggeri trasportabili e numero minimo di equipaggio.
Portata (dei fari e dei fanali): la massima distanza in miglia
dalla quale un faro o un fanale può essere avvistato. Esistono tre tipi di
portata: portata luminosa, portata nominale, portata geografica. (V.).
Portata (geografica): la più grande distanza dalla quale un
segnalamento luminoso può essere visto in funzione della curvatura terrestre e
delle altezze della sorgente luminosa. Il valore della portata geografica (D),
in miglia, è stabilito dalla seguente relazione: nella quale "e" ed "H" sono le
altezze in metri dell'occhio dell'osservatore e della sorgente luminosa. La
portata geografica dei segnalamenti indicati nelle carte nautiche e descritti
nel libro dei fari viene calcolata per un osservatore il cui occhio si trova ad
un'altezza convenzionale di 5 m sul livello del mare. La portata geografica è
minore della portata luminosa e della portata nominale.
Portata (luminosa): la più grande distanza dalla quale un
segnalamento luminoso può essere visto in funzione della sua intensità e della
visibilità meteorologica. (V. Visibilità meteorologica).
Portata (nominale): portata luminosa di un segnalamento in
un'atmosfera nella quale la visibilità meteorologica è di 10 miglia.
Portello: ogni apertura rettangolare in una nave, sopra la
linea più alta di galleggiamento.
Porto: specchio d'acqua sulla riva del mare, di un fiume o di
un lago, che per natura o per arte può offrire alle navi rifugio o sosta per
sbarcare le merci, i passeggeri o per altra operazione commerciale, militare,
marittima, ecc.
Portolano: è una pubblicazione edita dall’I.I.M.M. “necessario
complemento delle carte nautiche”. Contiene tutte le notizie utili al navigante
che non è possibile riportare sulle carte. È quindi una raccolta sistematica di
informazioni riguardanti la geografia, la meteorologia, i segnalamenti delle
coste, dei porti ecc.. Descrive, in modo particolareggiato, mediante fotografie
e disegni, l’aspetto verticale della costa e dei suoi punti cospicui -
suggerisce la condotta da tenere durante la navigazione e durante gli
atterraggi, indicando, con meticolosa cura, i pericoli che si possono
incontrare (massi sul fondo, scogli sommersi, relitti affioranti, piattaforme
petrolifere, gasdotti, metanodotti, acquedotti, postazioni di pesca fisse ecc.
- illustra come comportarsi per ottenere il migliore ancoraggio possibile a
seconda del tipo e della profondità dei fondali, indicando i venti dominanti,
le eventuali correnti periodiche e le maree - dà informazioni riguardanti le
ordinanze marittime che regolamentano l’entrata nei porti, la pesca sportiva,
la pesca subacquea, lo sci nautico, la distanza da mantenere dalla costa
durante la navigazione ecc. - descrive i servizi e le attrezzature portuali
(possibilità di avere acqua in banchina, gasolio, benzina, olio lubrificante,
energia elettrica, assistenza sanitaria, officine meccaniche, cantieri per
riparazioni allo scafo ecc.). L’I.I.M.M. pubblica 11 portolani che espongono
quanto sopra indicato per l’intero Mar Mediterraneo, per il Mar Nero, per il
Mar d’Azov e per il Mar di Marmara. I volumi riguardanti l’Italia sono tre: -
il volume "1A", da Nizza a Capo Circeo - il volume "1B", da Capo Circeo a S.
Maria di Leuca - il volume "1C", da S. Maria di Leuca a Venezia.
Postazione di pesca: zona di mare all'interno della quale si
esercita la pesca professionale. Può essere fissa o mobile a seconda che il
pescato venga preventivamente allevato (miticulture, viviculture ecc.) o che
sia di origine spontanea.
Pozzetto: spazio scoperto della zona poppiera dove trovano
collocazione i principali comandi e la ruota del timone.
PP.TT.: Poste e Telecomunicazioni.
Precamera: camera di combustione di motori a ciclo Diesel a
iniezione indiretta. È un vano ricavato nella testa comunicante con il cilindro
per mezzo di un canale di piccola sezione atto a laminare il flusso dei gas in
espansione. All'interno della precamera si affacciano l'iniettore a pernetto e
la candeletta a incandescenza che ha la funzione di riscaldare la precamera per
facilitare l'avviamento del motore a freddo.
Precedenza: le navi che hanno sempre il diritto di precedenza
sono quelle che, o per avarie, o a causa del lavoro che stanno eseguendo, hanno
più difficoltà di manovra e sono: navi che non governano - navi condizionate
dalla propria immersione (es. petroliere) - navi con manovrabilità limitata
(es. posacavi, navi oceanografiche) - pescherecci - rimorchiatori - draghe -
dragamine. Se si volesse compilare una scala delle precedenze sarebbe così
composta: al primo posto le navi con difficoltà di manovra, al secondo le navi
a vela, al terzo le navi a propulsione meccanica. Ciò significa che le navi a
vela debbono dare la precedenza alle navi con difficoltà di manovra, ma hanno
la precedenza nei confronti delle navi a propulsione meccanica, mentre le navi
a propulsione meccanica debbono dare la precedenza a tutte le altre. Una nave a
vela perde il diritto di precedenza : quando incrocia navi con difficoltà di
manovra - quando naviga a motore (diventa a tutti gli effetti una nave a motore
e, di giorno, deve mostrare un cono nero con la punta rivolta verso il basso) -
quando transita davanti ai porti (in questo caso, come tutte le navi che
transitano davanti ai porti, deve dare la precedenza a chi esce dal porto e a
chi entra) - quando è “nave raggiungente” (cioè quando si appresta a superare
un’altra nave - nave raggiunta - ; in questo caso si dice che la nave
raggiungente perde la precedenza in quanto deve essere lei a manovrare,
lasciando la rotta libera alla nave raggiunta e consentendo a questa di
mantenere la propria velocità). Tra due navi a motore in rotta di collisione si
verificano due casi: se si tratta di rotte d’incrocio, ha la precedenza la nave
che viene da dritta (si dice che ha la precedenza la nave che ha la dritta
libera) e, in questo caso, la nave che viene da sinistra deve darle la
precedenza accostando a dritta e passando a poppavia della nave che ha la
precedenza; se si tratta di rotte opposte tutte due le navi accostano a dritta.
Durante la navigazione ogni nave deve sempre mantenere un appropriato servizio
di vedetta e deve mantenere una velocità di sicurezza che le permetta, in
qualsiasi situazione, di avere il tempo per la manovra da compiere o per essere
fermata, a seconda delle circostanze che si presentano volta per volta. Si deve
accertare con ampio margine di tempo un eventuale rischio di collisione e, in
caso di dubbio, lo si deve dare per certo. La manovra deve essere eseguita con
decisione e non deve dare adito a dubbi da parte della nave che si sta
incrociando.
Premistoppa: guarnizione che impedisce infiltrazioni d’acqua
nel punto in cui la linea d'asse attraversa lo scafo.
Presa a mare: uno dei fori praticati al di sotto dello scafo,
sigillati da idonee guarnizioni, che consentono il passaggio di cavi o
tubazioni (es. cavi del solcometro, tubazioni di scarico dell'impianto
idraulico ecc.).
Pressione (atmosferica): la pressione atmosferica è il peso
della colonna d’aria che sovrasta una superficie. Si misura in millibar e si
definisce: pressione normale se uguale a 1013 millibar - alta pressione se
superiore a 1013 millibar - bassa pressione se inferiore a 1013 millibar.
Prigionieri: bulloni che uniscono la testata del motore al
basamento.
Primo: nel sistema sessagesimale la sessantesima parte di un
grado.
Problemi (della navigazione): sono sostanzialmente tre: 1)
scegliere ed individuare il percorso da compiere (rotta); 2) condurre
l'imbarcazione sul percorso prescelto; 3) determinare la propria posizione
geografica (Punto Nave) non appena se ne ha l'opportunità.
Profondità dei fondali: sulle carte nautiche italiane la
profondità dei fondali e l'altezza dei rilievi sono espresse in metri, come
indicato al disotto del Titolo della carta stessa.
Proiettore: apparecchio ottico orientabile con potente
sorgente luminosa che è obbligatorio avere a bordo durante la navigazione
fluviale per osservare i cartelli di segnaletica posti sulle rive.
Proiezione (cartografica): rappresentazione della superficie
terrestre, o di una sua porzione, su una carta.
Proiezione (di Mercatore): è la proiezione più usata per la
navigazione. Esemplificando il procedimento adottato da Mercatore (basato in
realtà su calcoli matematici) si immagini un mappamondo trasparente contornato
da un cilindro di carta tangente l’equatore; al centro di tale mappamondo è
accesa una sorgente luminosa (punto di vista della proiezione) che riflette sul
cilindro i continenti. Tagliando tale cilindro lungo un meridiano e svolgendolo
si ottiene una proiezione riguardante l’intera superficie terrestre. Le
caratteristiche della carta in proiezione di Mercatore sono: - i meridiani
diventano rette parallele ed equidistanti tra loro (sulla superficie terrestre
non sono paralleli in quanto convergono ai poli) - i paralleli diventano rette
parallele ma non equidistanti tra loro (sulla superficie terrestre invece sono
circoli paralleli ed equidistanti) - la carta in proiezione di Mercatore è
isogona o conforme (ciò vuol dire che gli angoli formati sulla carta sono
uguali a quelli corrispondenti sulla superficie terrestre) - in proiezione di
Mercatore non si possono rappresentare zone di latitudine maggiore a 60° - 65°
- la proiezione di Mercatore si dice che è "a scala variabile" o "a latitudini
crescenti" in quanto, diventando i meridiani paralleli tra loro, si ottiene una
dilatazione longitudinale della carta con conseguente deformazione angolare
(per ovviare a tale alterazione Mercatore ha dilatato la carta, mediante
calcoli matematici, anche nel senso della latitudine. Il risultato è che la
lunghezza grafica di uno stesso arco di meridiano aumenta con l’aumentare della
latitudine). All’interno della carta di Mercatore sono riportati: - titolo e
numero della carta - data dei rilievi e fonti impiegate per la topografia - la
scala - l'unità di misura (sempre in metri nella carte italiane) adottata per
indicare le profondità del mare e le elevazioni dei monti sul livello del mare
prese alle medie delle maree sigiziali - le scale della latitudine (ai lati
della carta) e le scale della longitudine (in alto e in basso alla carta).
Proiezione (gnomonica): si ottiene proiettando dal centro della Terra i punti
della superficie terrestre su un piano tangente in uno dei suoi punti. Viene
utilizzata per costruire carte a piccola scala (minore di 1:10.000.000) che si
definiscono carte gnomoniche e carte a grande scala (maggiori di 1:15.000) che
si definiscono piani nautici.
Prora: sinonimo di prua (v.), ma anche angolo formati tra il
Nord e l'asse longitudinale dell'imbarcazione. (V. prora bussola, prora
magnetica, prora vera).
Prora bussola (Pb): è l’angolo formato tra la direzione del
nord bussola e la direzione dell’asse longitudinale prodiero dell’imbarcazione:
si misura da 0° a 360° partendo dal nord bussola in senso orario. E’ l’angolo
che si legge sulla rosa dei venti in coincidenza della linea di fede quando la
bussola è installata su un’imbarcazione avente campo magnetico di bordo.
Prora magnetica (Pm): è l’angolo formato tra la direzione del
nord magnetico e la direzione dell’asse longitudinale prodiero
dell’imbarcazione: si misura da 0° a 360° partendo dal nord magnetico in senso
orario. E’ l’angolo che si legge sulla rosa dei venti in coincidenza della
linea di fede quando la bussola è installata su un’imbarcazione priva di campo
magnetico di bordo (d=0°).
Prora Vera (Pv): è l’angolo formato tra la direzione del nord
vero e la direzione dell’asse longitudinale prodiero dell’imbarcazione: si
misura da 0° a 360°, in senso orario, partendo dal nord vero. Quindi è
l’orientamento della prua dell’imbarcazione rispetto al nord vero. Rotta vera e
prora vera, in assenza di vento e di corrente, (perturbazioni traslatorie)
coincidono.
Proravia: direzione verso la prora di una nave. Prua: parte
anteriore dello scafo. PS: punto stimato.
Psicrometro: strumento usato in meteorologia per misurare il
contenuto di vapor d'acqua nell'atmosfera e dedurre, quindi, l'umidità
(relativa o assoluta) dell'atmosfera. Il tipo più comune è costituito da due
termometri accoppiati di cui uno ha il bulbo libero e l'altro il bulbo infilato
in un involucro di cotone bagnato con acqua distillata. Poiché l'evaporazione
provoca un abbassamento di temperatura assorbendo calore, la temperatura del
termometro con il bulbo bagnato è inferiore a quella segnata dall'altro
termometro, e la differenza dei valori è proporzionale all'evaporazione. Punta
(di sospensione): nella bussola magnetica parte terminale dello stilo sulla
quale poggia la rosa dei venti.
Puntale: elemento di sostegno del baglio e del ponte
sovrastante.
Punterie: elementi di un dispositivo a eccentrico dotato di
moto rettilineo alternato. In particolare, dispositivo a bilanciere della
distribuzione di motori per autoveicoli. La regolazione della punteria si
effettua mediante un registro situato sulle punterie.
Punto cardinale: ciascuno dei quattro punti che fungono da
riferimento fisso e quindi sono fondamentali per l'orientamento: Nord - Est -
Sud - Ovest.
Punto cospicuo: punto noto, riconoscibile, identificabile,
(faro, rilievo, chiesa, campanile, ecc.) presente in mare o sulla terra ferma e
indicato sulla carta nautica che permette al navigante di apprezzare
rilevamenti per individuare il punto nave.
Punto intercardinale: ciascuno dei quattro punti intermedi ed
equidistanti da quelli cardinali: Nord-Est - Sud-Est, Sud-Ovest - Nord-Ovest.
PN: punto nave.
Punto Nave (PN): è la posizione geografica in cui si trova
l'imbarcazione.
PS: punto stimato.
Punto Stimato (PS): è il punto in cui si presume (si stima) si
trovi l'imbarcazione in considerazione della distanza percorsa, della rotta e
della velocità.
Punto trigonometrico: Punto cospicuo individuato mediante
misurazioni trigonometriche.
Pv: prora vera.
Quadrante (nella rosa dei venti):
ciascuna delle quattro sezioni di 90°, compresa tra due punti cardinali
contigui.
Quarta (o Rombo):
settore della rosa dei venti corrispondente a 11°,25. V. anche "mezza quarta" e
mezzi venti".
Quartina: v. "mezza quarta" R Ro (r): rilevamento polare.
Rada: specchio di
mare, normalmente prospiciente o prossimo a un porto, che, essendo in parte
riparato da venti o dai marosi, offre alle navi la possibilità di una
temporanea sosta. Le rade si distinguono in: naturali (se il riparo è dato da
elementi naturali - rilievo delle coste - isole - banchi), artificiali (se il
riparo è dato in tutto o in parte da opere artificialmente costruite), protette
(se riparate da tutte le direzioni), foranee (se riparate solo in talune
direzioni).
Radar: acronimo della locuzione inglese "Radio Detecting and
Ran Ging". Dispositivo radioelettrico che permette di localizzare a distanza un
corpo nello spazio mediante invio di radioonde in una determinata direzione (a
tale scopo vengono impiegate antenne direzionali). Le radioonde, incontrando un
ostacolo, vengono da questo riflesse nella direzione di provenienza; captate da
un'antenna ricevente possono essere analizzate per determinare così la
posizione e la distanza dell'ostacolo stesso. Radiofaro: stazione che emette un
segnale per mezzo di radioonde su frequenze ben determinate. Un apposito
strumento (radiogoniometro) sintonizzato sulle stesse frequenze e installato su
aeromobili o navi; captando tale segnale è in grado di determinarne la
direzione di provenienza e, pertanto, anche la posizione dell'aeromobile o
della nave e la loro rotta.
Radionavigazione: navigazione che si affida all'aiuto di
apparecchiature radioelettriche (radiofari e radiogoniometri).
Radiogoniometro: apparecchio radioricevente che, con l'ausilio
di un'antenna girevole, è in grado di captare le radioonde emesse da un
radiotrasmettitore (radiofaro), localizzandolo. Installato su aeromobili o
navi, serve per la radionavigazione.
Radiotrasmittente: v. apparato trasmittente.
Raffica: soffio impetuoso di vento, improvviso e di breve
durata; è sinonimo di folata. Si parla anche di raffiche di pioggia e di neve,
quando al vento è mescolata pioggia o neve.
Raffreddamento (di un motore marino): nei motori fuoribordo è
di tipo "diretto" o "a circuito aperto". È costituito dall’impiego di una pompa
dotata di una girante con palette in gomma flessibile, la quale aspira acqua
dal mare e la invia direttamente intorno alle pareti dei cilindri; dopo averli
raffreddati l'acqua viene espulsa attraverso una presa a mare situata nel piede
del motore. Lo zampillo che si vede uscire dalla parte emersa del motore ha la
funzione di segnalare il perfetto funzionamento del sistema di raffreddamento.
Nei motori entrobordo o entrofuoribordo, è di tipo "indiretto" o "a scambiatore
di calore". È costituito dall’impiego di due pompe, di uno scambiatore di
calore e di un circuito interno sigillato di acqua dolce. La prima pompa aspira
acqua dal mare e la invia a raffreddare dei tubicini inseriti nello
scambiatore; l’altra pompa aspira l’acqua dolce del circuito chiuso, la invia
all’esterno dei tubicini dello scambiatore di calore, dove questa si raffredda
e successivamente la manda intorno alle pareti dei cilindri. Tale sistema è
senz’altro preferibile al primo, in quanto evita il contatto di acqua salata
con le intercapedini del motore, preservando quest’ultimo da incrostazioni e
corrosioni dovute alla salsedine.
Razzo a paracadute: cilindretto di circa 5 x 30 cm (dotato di
paracadute per rallentarne la discesa e quindi renderlo visibile per più tempo)
che, acceso, s'innalza rapido in aria per circa 200 metri lasciando dietro di
sé una lunga striscia luminosa di colore rosso o bianco. Resta acceso per
almeno 30 secondi. Ha una portata notturna fino a 30 miglia di distanza e
diurna intorno alle 7 miglia.
Refolo: leggero e improvviso soffio di vento.
Regresso (dell'elica): la differenza tra passo teorico e passo
effettivo.
Relitto: gli avanzi di un naufragio, i rottami galleggianti o
incagliati sul fondo. Sulla carta nautica i relitti sono indicati da una
particolare simbologia descritta sulla carta nautica n. 1111.
Relitto (affiorante): relitto particolarmente pericoloso
perché in parte fuoriuscente dall'acqua. Sulla carta nautica i relitti
affioranti sono indicati da una particolare simbologia descritta sulla carta
nautica n. 1111.
Relitto (pericoloso per la navigazione): relitto coperto da
meno di 20 metri di acqua Sulla carta nautica i relitti affioranti sono
indicati da una particolare simbologia descritta sulla carta nautica n. 1111.
Remare: mettere in movimento i remi per far procedere
l'imbarcazione.
Remo: robusta asta di legno che serve a spingere
un'imbarcazione sull'acqua, valendosi della forza delle braccia; risulta della
"pala" (la parte che viene immersa nell'acqua), del "manico" (detto anche
"girone" o "impugnatura") e del "ginocchio" (la parte di mezzo rigonfia a nocca
che viene imperniata, sul bordo dell'imbarcazione, o a una caviglia, "scalmo",
o a una forcola). Il remo può essere usato come "mezzo di governo ausiliario",
in presenza di avaria al timone.
Reticolo geografico: reticolo ideale formato dai meridiani e
dai paralleli attraverso il quale è possibile stabilire la posizione di un
punto sulla superficie terrestre.
Ridosso: zona di mare riparata dalla forza ostile del vento o
del mare.
Riduttore: organo meccanico interposto fra motore ed elica che
consente di ridurre i giri dell’elica rispetto a quelli del motore. Nelle
piccole imbarcazioni l’invertitore ed il riduttore sono un unico congegno detto
"invertitore - riduttore". Nelle imbarcazioni dotate di motori entrobordo o
entrofuoribordo l’invertitore - riduttore è collocato nella parte poppiera del
motore, da cui si diparte la linea d’asse; in quelle aventi motore fuoribordo
l’invertitore - riduttore è posto alla fine della linea d’asse e collegato
all’elica da ingranaggi (ingranaggi del piede poppiero).
Riflusso (di marea o bassa marea): abbassamento della massa
acquea con periodo di 12h25'.
Rilb: rilevamento bussola.
Rilevamento: è l'angolo formato tra una direzione,
l'osservatore e un'altra direzione.
Rilevamento (Bussola - Rilb -): è l’angolo formato tra la
direzione del nord bussola, l’osservatore e la direzione dell’oggetto
osservato: si misura da 0° a 360° in senso orario, partendo dal nord bussola.
E’ l’angolo che si legge sulla rosa dei venti, in coincidenza del traguardo,
quando la bussola è installata su un’imbarcazione avente campo magnetico di
bordo. Se si usa la bussola di governo attrezzata con l'apparecchio azimutale
allora si apprezzeranno rilevamenti bussola in quanto si è a conoscenza della
deviazione della bussola riscontrabile sulla tabella delle deviazione residue
rilasciata dal tecnico compensatore.
Rilevamento (Magnetico - Rilm -): è l’angolo formato tra la
direzione del nord magnetico, l’osservatore e la direzione dell’oggetto
osservato: si misura da 0° a 360°, in senso orario, partendo dal nord
magnetico. E' l'angolo che si legge sulla rosa dei venti, in coincidenza del
traguardo, quando la bussola è installata su un'imbarcazione priva di campo
magnetico di bordo (d= 0°). Su un'imbarcazione avente magnetismo di bordo, se
si usa una bussola da rilevamento, il rilevamento così ottenuto è in ogni caso
da ritenersi un rilevamento magnetico, essendo il campo magnetico di bordo
incommensurabile (si considera d=0°).
Rilevamento (Polare - r= ro -): è l’angolo formato tra la
direzione prodiera dell’asse longitudinale dell’imbarcazione, l’osservatore e
la direzione dell’oggetto osservato. Si misura da 0° a 360°, in senso orario,
partendo dalla direzione prodiera dell’asse longitudinale dell’imbarcazione (in
questo caso si usa un grafometro circolare), oppure da 0° a 180° a dritta e da
0° a 180° a sinistra, partendo dalla direzione prodiera dell’asse longitudinale
dell’imbarcazione (in questo caso si usa un grafometro Baroni).
Rilevamento (Vero - Rilv -): è l’angolo formato tra la
direzione del nord vero, l’osservatore e la direzione dell’oggetto osservato:
si misura da 0° a 360°, in senso orario, partendo dal nord vero.
Rilm: rilevamento magnetico.
Rilv: rilevamento vero.
Rimessaggio: 1) ricovero di imbarcazioni da diporto in un
locale ove possano rimanere al riparo quando non vengono utilizzate. 2) Le
opere di manutenzione eseguite su tali imbarcazioni nel periodo in cui
rimangono ricoverati e inutilizzati.
Rimorchiatore: v. nave che rimorchia.
R.I.Na (Registro Italiano Navale): ente di certificazione
accreditato la cui attività copre l'intero territorio nazionale. Stabilisce le
misure da adottare, nell'osservanza delle normative nazionali, comunitarie e
internazionali, relative all'attività di verifica, di controllo, di
certificazione e di ricerca riguardo ai materiali, ai progetti, alle
tecnologie, ai prodotti e alle installazioni del settore marittimo.
Risacca: ritorno o rimbalzo, rumoroso e disordinato dell'onda
respinta da un ostacolo (coste a picco, scogli, moli, frangiflutti e simili).
Rispetto: riserva di bordo di materiali o ricambi.
Riva: la parte alta dell'alberatura; es. bandiera a riva:
bandiera posta sulla parte alta dell'alberatura.
Rizza: cavo o catena che serve sulle navi per legare un
oggetto mobile di modo che non abbia a spostarsi a causa dei movimenti della
nave.
Rizzare: legare oggetti mobili servendosi della rizza.
Rollio: movimento oscillatorio di un’imbarcazione intorno al
proprio asse longitudinale; ne determina l’alterno e periodico innalzamento dei
fianchi.
Rombo: v. "quarta". Rosa dei venti: disco graduato da 0° a
360° in senso orario che rappresenta l’orizzonte in piano. Indica i quattro
punti cardinali: Nord - Est - Sud - Ovest. I punti intermedi ed equidistanti da
quelli cardinali si chiamano intercardinali o venti: Nord-Est - Sud-est -
Sud-Ovest - Nord-Ovest. La rosa dei venti disegnata sulle carte nautiche serve
per leggere il valore angolare di rotte, prore e rilevamenti mediante l'uso
della parallela a rulli.
Rotta di collisione: rotta che si viene a creare quando, dopo
due o più rilevamenti polari, l’angolo di rilevamento non cambia e la distanza
tra le due navi diminuisce. Se vi è anche una minima incertezza bisogna credere
di essere in rotta di collisione e quindi l'imbarcazione che deve dare la
precedenza dovrà iniziare a manovrare. Lo strumento usato per apprezzare tali
rilevamenti è il grafometro.
Rotta Vera (Rv): è l’angolo formato tra la direzione del nord
vero e la direzione che l’imbarcazione percorre rispetto al fondo del mare: si
misura da 0° a 360°, in senso orario, partendo dal nord vero. Quindi è la
direzione che percorre l’imbarcazione, riferita al fondo del mare, rispetto al
nord vero. Rotta vera e prora vera, in assenza di vento e di corrente,
(perturbazioni traslatorie) coincidono.
Ruota di prua: solido pezzo strutturale che dall'estremità
prodiera della chiglia si innalza fino alla parte superiore della prua.
Rv: rotta vera.
Sagola: piccola cima.
Salpare: levare l'ancora. V. "spedare".
Sassola: grosso cucchiaio di legno o altro materiale per
sgottare le imbarcazioni.
Scafo: corpo di una imbarcazione senza le attrezzature.
Scala (Beaufort): scala che misura l'intensità del vento (da 0
- calma - a 12 - uragano -) proposta dall'ammiraglio inglese Beaufort nel 1806
e adottata internazionalmente nel 1926.
Scala (della latitudine): ai lati della carta nautica serve
per la misurazione della latitudine di un punto e per la misurazione delle
distanze (1’=1 miglio). Scala (della longitudine): in alto e in basso alla
carta nautica serve esclusivamente per la misurazione della longitudine di un
punto.
Scala (Douglas): scala che misura lo stato del mare in base
all'altezza delle onde (da 0 - calmo - a 9 - tempestoso -).
Scala di riduzione (sulla carta nautica): rapporto di
riduzione che intercorre tra le dimensioni degli oggetti rappresentati e quelle
degli oggetti reali (es: scala 1:100.000 significa che ogni misura rilevata
sulla carta è 100.000 volte più piccola di quella corrispondente alla realtà).
Le carte nautiche, in base alla loro scala, possono essere così suddivise: 1)
carte generali o a piccola scala - compresa tra 1:3.000.000 e 1:1.000.000; 2)
carte costiere o a media scala - compresa tra 1:250.000 e 1:1000.000; 3) piani
nautici o a grande scala - compresa tra 1:60.000 e 1:2.000.
Scalandrone: scala o passerella mobile per salire sulle navi
dalle banchine o dalle unità di servizio.
Scala variabile: v. latitudine crescente. Scalmo: 1) piolo
fissato sull'orlo dello scafo, su cui fa forza il remo durante la voga. 2)
pezzo facente parte della costola. Scalo: luogo marittimo adibito all'imbarco o
allo sbarco di passeggeri e merci. Anche, per estensione, la sosta che
l'imbarcazione effettua in tale luogo.
Scalo (d'alaggio): opera in muratura o in legno ove viene
tratta in secco un'imbarcazione per la pulitura della carena o per effettuare
riparazioni.
Scalo (di costruzione): nei cantieri navali, piano formato di
travi e tavoloni in pendio verso il mare, per la costruzione o la riparazione
delle navi.
Scandaglio: strumento che serve per misurare la profondità del
mare. Il tipo più semplice è lo scandaglio comune (o a sagola), consistente in
un peso di piombo o di ferro attaccato a una sagola graduata metro per metro.
La parte inferiore di questo peso è incava cosi che, mettendo un po' di sego in
questa zona, è possibile prelevare campioni del fondo marino e di conseguenza
conoscerne la sua costituzione (fango, alghe, rocce, pietra, sabbia ecc.).
Sostanzialmente analogo è lo scandaglio a mulinello, nel quale il peso è
fissato a un filo di acciaio avvolto su un mulinello; la profondità si legge
direttamente su un contagiri. I tipi più perfezionati (ecoscandagli o scandagli
acustici) sono costituiti da un generatore di suoni o ultrasuoni e da un
ricevitore di eco (idrofono) che consentono di valutare la profondità
dell'acqua misurando il tempo che intercorre dall'emissione del suono alla
ricezione dell'eco.
Scandaglio acustico: v. ecoscandaglio.
Scarico (fase di): il pistone risale e scarica i gas combusti
attraverso la valvola di scarico che si apre.
Scarrocciare: detto di imbarcazione che subisce uno
spostamento su un fianco per l'azione del vento. Ci si accorge se
l'imbarcazione scarroccia osservandone la scia: se questa è in corrispondenza
dell’asse longitudinale, vuol dire che non si è in presenza di scarroccio; se
questa forma un angolo rispetto all’asse longitudinale (angolo di scarroccio -
lsc), significa che si è in presenza di scarroccio.
Scarroccio (lsc): è l'angolo formato tra la Rv e la Pv a causa
del vento. Quindi lo si può definire come lo spostamento laterale
dell’imbarcazione causato dal vento.
Scia: la traccia spumosa, visibile per un certo tratto, che
lascia dietro di sé sull'acqua un'imbarcazione o altro galleggiante in
movimento.
Scialuppa: piccola imbarcazione a motore o a remi, utilizzata
per le comunicazioni delle navi ancorate con la terra ferma o anche, durante i
naufragi, per il salvataggio dell'equipaggio e dei passeggeri.
Sciare: vogare a ritroso per portare indietro l'imbarcazione.
Sci nautico: sport praticato in acque calme in cui lo scinauta
, munito di attrezzi del tutto simili agli sci da neve, viene trascinato per
mezzo di un tirante da una barca a motore. Per poterlo praticare è necessario
rispettare una determinata normativa atta a garantire la sicurezza della vita
umana in mare. (v. pag. 18, punto 19).
Scirocco: vento proveniente da Sud-Est, 135° rispetto al Nord.
Scontrare (il timone): portare rapidamente la barra del timone
dal lato opposta dal quale si trova.
Scoppio (fase di): solo nel motore a benzina. Delle quattro
fasi del motore questa è quella attiva. La candela emette una scintilla che
provoca lo scoppio della miscela con conseguente discesa del pistone. Nel
motore diesel non si ha la fase di scoppio, ma quella di combustione.
Secca: zona di mare in cui l'acqua è poco profonda. Anche
rilievo, sopraelevazione del fondo del mare rispetto ai fondali vicini.
Secondo: nel sistema sessagesimale la sessantesima parte di un
primo.
SECURITÉ: v. Chiamata (VHF messaggio di sicurezza).
Segnalamenti (acustici): si tratta di segnali emessi dalle
imbarcazioni (fischi, campane, nautofoni ecc.) o collocati sulla terra ferma
(nautofoni, diafoni, sirene ecc.) che vengono usati quando la visibilità è
ridotta.
Segnalamenti (marittimi): si tratta di segnalamenti ottici e
acustici che, installati lungo le coste o su speciali galleggianti; permettono
al navigante di avere dei punti di riferimento indispensabili per la
navigazione.
Segnalamenti (luminosi): comprendono fari, fanali, battelli
fanale e superboe.
Segnalamenti (ottici): comprendono fari, fanali, boe, mede,
dromi.
Segnaletica (del fiume Po): è costituita da segnali aventi
forma di rombi bicolori (bianco e rosso), che vengono disposti sulle sponde del
fiume o sui pilastri dei ponti dal Magistrato del Po; la loro posizione viene
aggiornata secondo le stagioni, le piene, l’intensità della corrente ecc.
Seguendo le rotte indicate da questi segnali (rotte di allineamento), è
possibile navigare in sicurezza senza il pericolo di incaglio.
Semicircolo massimo: la metà di un circolo massimo.
Senso di rotazione (dell'elica): il senso di rotazione fa
parte delle caratteristiche dell'elica (senso di rotazione - passo - diametro -
numero delle pale). L’elica può essere destrorsa o sinistrorsa. Vuol dire che,
per un osservatore posto al di fuori dell’imbarcazione che vede la poppa (punto
di vista) e, con imbarcazione che avanza, se l’elica gira in senso orario è
destrorsa, se gira in senso antiorario è sinistrorsa.
Sentina: il fondo dello scafo di un'imbarcazione dove si
raccolgono i liquidi di scolo.
Serrette: ciascuno dei corsi di tavole del fasciame interno
del ginocchio e del fondo; le serrette del ginocchio, particolarmente robuste,
sono dette anche serrettoni.
Servizi radiometeorologici: si tratta di informazioni
meteorologiche relative alla sicurezza della navigazione nei mari italiani e
comprendono - Bollettini Meteomar - Bollettini del mare - Bollettini meteo
Telecom - avvisi di tempesta.
Sessagesimale: v. sistema sessagesimale.
Sgottare: liberare dall'acqua il fondo di un imbarcazione
usando la sassola.
Silenzio radio: periodo che comprende i primi tre minuti di
ogni mezzora riservato esclusivamente alle chiamate di soccorso; in questo
lasso di tempo non si può usare il VHF per chiamate di altro tipo.
Sinistra: la parte sinistra di un'imbarcazione.
Sinottico: visione d'insieme, anche riassuntivo.
Sirena: segnalamento acustico funzionante mediante flussi
d’aria emessi attraverso un disco.
Sistema decimale: sistema di numerazione che ha per numero
base il dieci. Le cifre decimali sono quelle poste dopo la virgola.
Sistema IALA A e IALA B: v. IALA (A - B).
Sistema sessagesimale: sistema di numerazione in sessantesimi,
cioè che ha per numero base il sessanta; tale sistema è adottato per la misura
degli angoli e del tempo.
Solcometro: è uno dei quattro strumenti necessari per compiere
la navigazione stimata (solcometro - contamiglia - bussola - orologio) e misura
la velocità dell'imbarcazione. Il più comune è quello a elica. È costituito da
un tubo metallico posto al disotto della carena all’interno del quale è
sistemata un’elichetta messa in movimento, in maniera direttamente
proporzionale alla velocità dell'imbarcazione, dalla pressione dell’acqua che
passa attraverso questo condotto. A questa elichetta è collegato un contatore
meccanico o elettronico che trasmette i dati allo strumento posizionato in
plancia.
Sopraparamezzale: trave di rinforzo posto sopra al
paramezzale.
Sopravvento: dalla parte da cui spira il vento.
S.O.S.: segnale radiotelegrafico di soccorso di uso
internazionale, costituito da tre segnali Morse (tre punti, tre linee, tre
punti). Le lettere S.O.S sono state interpretate come le iniziali
dell'espressione inglese "Save Our Souls" (salvate le nostre anime).
Sottovento: dalla parte opposta a quella dalla quale spira il
vento.
Spedare (l'ancora): sollevare l'ancora dal fondo del mare
(contrario di filare).
Spera: v. ancora a paracadute.
Specchio di poppa: parte terminale emersa della poppa.
Spiaggia: striscia di costa bassa, sabbiosa o ciottolosa,
delimitata verso l'acqua dalla battigia e verso l'interno dalla linea di
spartiacque che corre sulle parti più elevate del cordone litorale formato dal
materiale grossolano trasportato e accumulato dalle mareggiate più forti. La
spiaggia è un bene che appartiene al demanio dello Stato e perciò non può
formare oggetto di negozi di diritto privato.
Spinterogeno: distributore di corrente che, mediante delle
puntine platinate che aprono e chiudono il circuito, distribuisce la corrente
alle candele secondo l’ordine di scoppio (nel motore a 4 cilindri è: 1° - 3° -
2° - 4°).
Spruzzatore di minima: congegno situato nel carburatore che
entra in funzione quando il motore gira al minimo e la valvola a farfalla si
chiude.
Squadretta nautica: strumento avente forma di triangolo
rettangolo, graduato sui cateti, che serve, nel carteggio, per leggere il
valore di rotte, prore e rilevamenti.
Staminale: (v. ginocchio).
Stare (alla cappa): v. navigare alla cappa.
Stazione meteorologica (di bordo): stazione costituita da tre
strumenti necessari per effettuare una previsione del tempo: barometro (che
misura la pressione atmosferica), termometro (che misura la temperatura
dell’aria), igrometro (che misura l’umidità dell’aria in percentuale).
Stazza: il termine identifica il volume degli spazi chiusi o
chiudibili di una nave. La sua unità di misura è la “tonnellata stazza” (t.s.)
che, pur chiamandosi tonnellata, indica volume e non peso. Una t.s. corrisponde
2,832 m3: questo valore coincide a 100 piedi cubi. Nelle navi mercantili si
distingue una "stazza netta" che indica il volume degli spazi utilizzabili per
il carico di merci e una "stazza lorda" che include tutti gli spazi chiusi,
compresi quelli non utilizzabili per il carico.
Stella Polare: ultima della coda dell'orsa minore è di grande
utilità per l'orientamento essendo posta a meno di un grado dal Polo Nord
Geografico e quindi indica la direzione del Nord. (V. pag. 117).
Stilo: perno costruito in materiale amagnetico duro,
posizionato nel centro diametrale della base del mortaio della bussola dal
quale s’innalza per terminare con una punta di sospensione su cui poggia la
rosa dei venti.
Stima: computo approssimativo del percorso e del cammino della
nave.
Stiva: la parte bassa di una nave, destinata ad accogliere le
merci e i bagagli.
Stroppo: anello di cima, formato da un pezzo di cavo, che
serve ad avvolgere un oggetto mobile e unirlo a un punto fisso (per esempio
quello che tiene il remo allo scalmo).
Sud: il punto cardinale opposto al Nord. È chiamato anche
mezzogiorno.
Superboa: boa gigantesca che ha la stessa funzione di un
battello fanale.
Tabella (delle deviazioni
residue): prospetto compilato da un tecnico autorizzato sul quale
vengono indicati i valori della deviazione magnetica dopo che questi ha
compensato la bussola agendo sui magneti compensatori.
Tambuccio: struttura di protezione e copertura degli sbocchi
delle scale che salgono dai ponti inferiori a quello di coperta.
Tappo dell'allievo: tappo a vite a tenuta stagna che chiude
l'allievo.
Tecnico compensatore: tecnico autorizzato che, mediante
un'operazione definita "giri di bussola", riesce a ridurre il valore della
deviazione magnetica di un'imbarcazione.
Temperatura: grandezza che misura lo stato termico o di
energia interna, cioè il grado di agitazione molecolare. Lo strumento che la
misura è il termometro.
Tempesta: sconvolgimento impetuoso delle acque del mare sotto
l'azione di venti turbinosi, o in concomitanza con temporali o pioggia dirotta.
Tempo Medio di Greenwich (GMT): tempo universale, detto anche
Tempo Medio di Greenwich (GMT - Greenwich Mean Time -) misurato con metodi
astronomici, corrispondente al tempo solare medio del primo meridiano.
Tendenza barometrica: per poter disporre una previsione
meteorologica non è indicativa la lettura immediata del barometro, ma la sua
tendenza barometrica, cioè il risultato della comparazione dei dati acquisiti
da più letture a distanza di una o due ore l'una dall'altra.
Tender: piccola battello di servizio o di emergenza.
Termometro: strumento che permette di misurare la temperatura
dell'aria mediante una scala convenzionale opportunamente stabilita. Per poter
misurare la temperatura dell'aria occorre quindi stabilire una scala e adottare
quindi due punti fissi corrispondenti a due determinate temperature. Le scale
termometriche più usate sono la scala Celsius e la scala Fahrenheit. La scala
Celsius si ottiene attribuendo il valore zero alla temperatura del ghiaccio
fondente e il valore 100 alla temperatura di ebollizione dell'acqua. La
centesima parte dell'intervallo detto grado Celsius è l'unità di misura della
scala e si indica con °C. La scala Fahrenheit si costruisce attribuendo i
valori 32 e 212 alle temperature sopraddette; la centottantesima parte
dell'intervallo è il grado Fahrenheit indicato col simbolo °F.
Testa (del cilindro): chiusura superiore del cilindro (testata
nel caso di più cilindri) che alloggia le sedi delle valvole ed eventualmente
la punta della candela. Inferiormente è chiuso da una struttura metallica detta
basamento.
Testa (della biella): parte inferiore della biella.
Testata: parte superiore del motore che chiude i cilindri
dotata di sedi per le valvole e per le candele (iniettori se diesel); vi
trovano inoltre alloggio i condotti di aspirazione e di scarico e i sostegni
per i bilancieri. Testata e basamento sono uniti tra loro da bulloni detti
prigionieri con interposte idonee guarnizioni.
Timone: organo direzionale dell’imbarcazione: disposto a
poppa, ha forma di lastra piana girevole attorno ad un asse verticale. È
comandato manualmente mediante una barra o da una ruota di governo con sistema
di catene (o servomotore elettrico o idraulico). Viene incardinato al dritto di
poppa mediante perni (agugliotti) che si inseriscono in apposite boccole
(femminelle).
Timone compensato: timone in cui una parte della superficie
della pala è a proravia dell’asse di rotazione. Il timone compensato è stato
costruito per diminuire la forza necessaria alla sua manovra.
Timone ordinario: è quello in cui la superficie della pala è
tutta a poppavia dell’asse di rotazione.
Titolo (della carta nautica): viene riportato a grossi
caratteri in due angoli opposti della carta: in base al titolo e al suo numero
essa viene elencata nei cataloghi dell'Istituto editore.
Tonneggiare: azione mediante la quale una nave o
un'imbarcazione vengono mosse agendo su cavi che le congiungono con punti fissi
(bitte, boe ecc.).
Topografia: scienza che studia i metodi e gli strumenti che
servono a rappresentare graficamente su un piano una data parte della
superficie terrestre.
Torcia (elettrica): segnalamento luminoso che il conduttore di
una barca a remi deve accendere quando vede altre unità che si dirigono verso
di lui.
Torello: ciascuna delle tavole che formano il fasciame esterno
dello scafo e che sono disposte ai due lati della chiglia.
Tramontana: vento proveniente da Nord.
Traversia: vento impetuoso che agita e sconvolge le acque del
mare spingendole perpendicolarmente verso una nave o verso la costa.
Traverso: settore della nave compreso tra il mascone e il
giardinetto.
Trefolo: ciascuna delle cordicelle o dei fili metallici che,
intrecciati insieme, formano un cavo.
Triangolo del fuoco: i lati che formano questo triangolo sono:
1) il combustibile (si tratta di materiali solidi, liquidi o gassosi - legno -
carta - benzina - metano, ecc.); 2) il comburente: l'ossigeno che costituisce
circa il 21% dei gas contenuti nell'aria (perché il fuoco si sviluppi e si
mantenga è necessario che la sua percentuale non scenda al disotto del 16%); 3)
il calore: necessario sia per l'innesco del fuoco sia per sostenerlo
(fiammifero, corto circuito, fulmine ecc.). Questi tre elementi, indispensabili
per l'inizio e il sostentamento di un incendio, formano un triangolo detto
"triangolo del fuoco": rimuovendo uno dei lati del triangolo si previene (o si
spegne) l'incendio.
Trincarino: il corso esterno del fasciame di ciascun ponte,
che corre cioè più vicino al fianco; esso è perciò generalmente più sollecitato
e quindi più robusto degli altri corsi del fasciame del ponte stesso.
Tuga: sovrastruttura al di sopra del ponte scoperto avente
dimensioni inferiori a esso.
Uffici circondariali marittimi: v. Autorità Marittima.
Uffici locali marittimi: v. Autorità Marittima.
Umidità: quantità di vapore acqueo contenuta nell'atmosfera.
In meteorologia si distinguono: 1) umidità assoluta (quantità, espressa in
grammi di vapore acqueo contenuto in un dato volume d'aria - solitamente 1 m3
-) 2) umidità relativa (rapporto tra il peso del vapore acqueo contenuto in un
dato volume d'aria - umidità assoluta - e il peso massimo di vapore acqueo che,
alle stesse condizioni di temperatura, può essere contenuto nello stesso volume
- umidità di saturazione -). L'umidità si misura con igrometri, igroscopi,
psicrometri ecc. Con un valore dell'umidità relativa al 50%, l'aria è assai
secca.
Unghia: estremità acuminata della marra dell'ancora.
Unità: questo termine accomuna generalmente natanti,
imbarcazioni e navi. Quindi "unità da diporto" significa, di regola, qualsiasi
tipo di costruzione usata come mezzo di trasporto sull'acqua il cui uso non
comporti fine di lucro.
Valle (dell'onda): v.
cavo (dell'onda).
Valvola: organo di regolazione del flusso di un fluido
(valvola di aspirazione - valvola di scarico).
Valvola (a farfalla): dispone la quantità di miscela da
inviare alla camera di scoppio; se il motore gira al minimo, la valvola a
farfalla si chiude ed entra in funzione uno spruzzatore di minima.
Vano motore: v. locale motore.
Varare: immettere per la prima volta in acqua una nuova
imbarcazione, facendola scivolare sul piano inclinato dello scalo di
costruzione.
Varo: l'operazione del varare una nave.
Vela: 1) superficie di tela che, spiegata al vento da un
natante, gli imprime il moto sfruttando appunto la spinta del vento. 2) Opera
morta.
Variazione magnetica (V): la somma algebrica di declinazione e
deviazione.
Velocità (di crociera): velocità costante che può essere
mantenuta in viaggio da un'unità: è inferiore alla velocità massima che il
veicolo può tenere, ma è più sicura e più economica.
Velocità (di propagazione dell'onda): il rapporto tra la
lunghezza e il periodo dell'onda.
Venti (nella rosa dei venti): i quattro punti cardinali e i
quattro punti intercardinali della rosa dei venti indicano la direzione
d’origine dei venti principali e la loro provenienza angolare rispetto al nord
geografico. La loro denominazione prende origine dagli antichi navigatori
veneziani i quali credevano la Terra piatta ed il suo centro ubicato nel mar
Ionio. Da tale punto di vista: il vento proveniente da NE giunge dalla Grecia
(grecale); quello da E da dove leva il sole (levante); quello da SE dalla Siria
(scirocco); quello da S da mezzogiorno (mezzogiorno o ostro); quello da SW
dalla Libia (libeccio); quello da W da dove pone il sole (ponente); quello da
NW da Roma, considerata “magistra mundi” - maestra del mondo - (maestrale);
quello da N per giungere deve attraversare le montagne (tramontana). I venti
provenienti dal I° e dal IV° quadrante della rosa dei venti portano bel tempo
(sono freddi e liberano il cielo dalle nuvole); quelli provenienti dal II° e
dal III° quadrante portano cattivo tempo (sono carichi di umidità e forieri di
piogge).
Ventilazione (del locale motore): circolazione d'aria
provocata nel locale motore. Per le imbarcazioni dotate di motore a scoppio è
prevista una “ventilazione forzata” che consistente nell’impiego di pompe
aspiranti che entrano in funzione nel momento in cui si gira la chiavetta
d’accensione: per circa due minuti vengono aspirati i vapori di benzina e, solo
dopo questa operazione, scatta un dispositivo a tempo che permette l’accensione
del motore. Per le imbarcazioni dotate di motore diesel è prevista solo una
adeguata “ventilazione naturale” che consiste in aperture praticate nel locale
motore per far circolare l'aria (ricordiamoci che la benzina emette vapori già
alla temperatura di -15°, mentre il gasolio solo a + 300°). In ogni caso è
sempre buona norma aprire i boccaporti del locale motore per verificare anche
eventuali perdite di carburante. È molto importante aerare il vano motore dopo
una sosta prolungata in porto o dopo un lungo periodo in cui non si è usata
l’imbarcazione.
Vento (nella rosa dei venti): settore della rosa dei venti
corrispondente a 45°.
Vento: spostamento, più o meno rapido e intenso, di masse
d'aria, dovuto a diversità di temperatura e di pressione fra un luogo e un
altro. Quando si parla di direzione del vento si intende la sua provenienza
riferendosi alla rosa dei venti (es. il vento di grecale proviene da nord-est):
questo contrariamente alla corrente marina la cui direzione indica il senso
verso il quale si sposta (es. una corrente di nord-est si dirige verso
nord-est). Per questo motivo si dice che "il vento viene e la corrente va". Il
vento è la causa diretta dello stato del mare. La sua intensità si misura con
l'anemometro. Esiste una scala dell’intensità del vento “Scala Beaufort” che ne
misura la velocità da 0 (calma) a 12 (uragano).
Ventre (dell'onda): v. cavo (dell'onda).
Verricello: argano orizzontale cilindrico con manubri alle
estremità, usato per sollevare pesi, mediante una corda o catena che s'avvolge
su di esso, via via che si gira.
Virare: invertire la rotta: muoversi in direzione opposta.
Visibilità meteorologica: la più grande distanza dalla quale
un oggetto nero di appropriate dimensioni può essere identificato
all'orizzonte.
VHF: ricetrasmittente che opera su onde cortissime (Very High
Frequency - altissima frequenza) nell’intervallo di frequenze compreso tra 156
e 174 MHz (Mega Hertz). Tali radioonde si propagano come un raggio di luce
(propagazione ottica) e non superano quindi le 80 miglia. Il VHF permette la
comunicazione tra nave e nave, tra nave e Capitanerie di Porto, tra nave e
stazioni delle PP.TT.; deve sempre essere tenuto acceso durante la navigazione
su “canale 16” - canale di soccorso - (frequenza di 156.8 MHz - il numero dopo
la virgola, moltiplicato per due corrisponde al numero del canale -). (V.
chiamata - di soccorso - di sicurezza - di urgenza).
Visita iniziale: accertamento atto a verificare che
l’imbarcazione, le dotazioni di bordo di sicurezza, i motori, gli impianti
elettrici, l’impianto di alimentazione del motore, le prese a mare ecc.
rispondano ai requisiti tecnici prescritti per la sicurezza in mare. La visita
iniziale può essere omessa qualora l’armatore presenti “dichiarazione di
conformità al prototipo” rilasciata dal costruttore.
Visite occasionali: da effettuare a seguito di gravi avarie
subite dall’imbarcazione che potrebbero alterarne le condizioni previste dai
regolamenti di sicurezza (grave incendio, falle ecc. o, semplicemente,
sostituzione dei motori entrobordo o entrofuoribordo).
Visite periodiche: volte ad accertare che persistano a bordo
le condizioni di sicurezza esistenti all’atto della visita iniziale.
Vogare: remare, spingere energicamente sui remi in modo che
l'imbarcazione proceda rapidamente.
Volano: organo rotante di rilevante momento d'inerzia rispetto
al proprio asse, che viene impiegato per regolarizzare il moto di un albero
motore a cui è applicato o come accumulatore di energia.
Volta (di poppa): parte compresa fra lo specchio di poppa e il
dritto di poppa.
Vogare: remare, spingere energicamente sui remi in modo che
l'imbarcazione proceda rapidamente.
Yacht: termine
anglosassone entrato nella lingua italiana per identificare una nave da
diporto.
Yachting: termine inglese entrato nella nostra lingua
corrispondente a "navigazione da diporto".
Zattera: 1)
galleggiante di forma quadrata o rettangolare a fondo piatto, formato da tavole
fissate su tronchi, adatto al trasporto di materiale su bassi fondi 2)
Galleggiante di fortuna costruito dai naufraghi con tronchi o travi
strettamente connessi.
Zattera (di salvataggio): galleggiante munito di prese che,
gettato in acqua, serve per il salvataggio dei naufraghi.
Zavorra: massa pesante, solida o liquida, messa nella stiva di
una nave senza carico o con carico insufficiente allo scopo di farle
raggiungere la linea di galleggiamento necessaria alla sua stabilità.
Zavorrare: munire una nave di zavorra.
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